Paolo V promuove la venerazione dei Santi. 189 uomini da venerarsi universalmente nomi nuovi e famosi; il che accadde però solo dopo un processo coscienzioso, esauriente, e con osservanza scrupolosamente esatta delle norme in vigore.1 Già Eugenio IV e Nicolò V si erano occupati della canonizzazione di una delle più nobili donne romane, Francesca Romana.2 he la voce del popolo aveva dichiarata santa subito dopo la sua morte. Clemente Vili nel 1604 aveva fatto riprendere il processo ; i’aolo V si occupò della cosa più dappresso fin dal primo anno di pontificato. Egli fece compiere innanzi tutto una revisione accurata del processo condotto finora. Il risultato, su cui fece apporto l’H aprile 1606 il decano della Rota, Francesco Peiia, fu favorevole.3 I Romani si assunsero le spese non indifferenti, he vanno congiunte con una canonizzazione.4 Dopoché la Con-regazione dei Riti ebbe approvato, la cosa venne trattata e conclusa, secondo le regole, in tre concistori del 28 aprile, 6 e 21 maggio 1608.5 II cardinale Bellarmino accompagnò il suo voto <'Iie dicesi della Crociata, fosse costituito più degnamente in magiore ampiezza 1 in più ferma testimonianza di tanto Pontefice, il prefato illustrissimo signore 1 unandò che il detto sepolcro alla presenza dei cennati testimonii fosse aperto. Esso era marmoreo, ed essendo stato diligentemente ispezionato tanto dal ' redetto Illustrissimo Signore quanto dai testimonii e da me ancora notar» infrascritto, fu ivi ritrovato il corpo del predetto pontefice quale era, del tutto ’tegro, con il naso, i denti e le altre membra del corpo. Aveva una mitra semplice pontificale alle cui bende erano apposte delle croci. Parimenti avea una ola serica tessuta di oro, con ornamenti aurei, nei quali erano iscritte delle ttere, cioè pax nostra. Aveva guanti serici, tessuti con mirabile bellezza 'li oro e perle con una croce sopra, e nel dito anulare aveva un anello di oro senza gemma. Portava pianeta rossa tessuta in oro, una funicella serica, i calzari corrosi, tessuti anche essi di oro e seta con croce sopra i piedi, giungevano presso alle ginocchia. Aveva cingolo di oro, ed al viso soprapposto un velo. Apparivano ancora vestigia del pallio, e molte croci erano apposte alle vestimenta, di guisa che niente, di quanto era necessario agli indumenti pontificii, mancasse. Le quali cose tutte osservate diligentemente e lasciate loro proprio posto, di modo che niente ne fosse trasportato altrove, l’munissimo Signore ordinò che si chiudesse il sepolcro. In fede della qualcosa lo stesso Illustrissimo arcivescovo volle sottoscrivere con le sue proprie mani ». Archivio arcivescovile di Salerno. 1 La monografia * Constantini Caetani congregai. Casin. decani de sancto-nun canonizatione assertio ad S. D. N. è dedicata a Paolo V « Non. Aug. 1611 », Barb. 914, Biblioteca Vaticana. 2 Su Francesca Romana, vedi la presente opera voi. I. Riguardo alle pratiche precedenti per la canonizzazione, vedi Rabory, Leben der heil Franziska ornava uersione tedesca di Stelzer. Magonza, 1888, p. 391 s. 3 Vedi Acta SS. IX Martii II 212 * s“. 1 Cfr. gli * Avvisi del 7 settembre 1605, 2 agosto 1606 e 30 aprile 1608, biblioteca Vaticana. Il computo totale delle spese in Arch. Rom. XVI 236 s. 6 Vedi * Acta consist. Biblioteca Vaticana. Cfr. Dudik, Iter. 'om■ 1 187. I * voti dei cardinali e di altri interrogati nel Cod. S. 4. 16 della biblioteca Angelica in Roma. Cfr. Narducci 483 s.