534 Paolo V. 1605-1621. Capitolo XI- prezzo; non solo furono posti al suo potere politico limiti così ristretti da fare di lui un’ombra, ma anche nei riguardi religiosi il debole sovrano fece concessioni, contro le quali i prelati, su esortazione di Paolo V, interposero protesta. Oltre le città libere nobiliari e regie, anche tutte le altre città e villaggi ottennero libertà religiosa. Ai Gesuiti venne vietato il possesso di beni immobili, le prescrizioni precedenti in difesa dei cattolici furono semplice-mente messe da parte.1 Paolo Y non aveva avuto mai una gran fiducia in Mattia. Allorché questi, il 22 agosto 1608, lo pregò di appoggiare la sua elezione a re dei Romani, il pontefice rispose il 6 settembre rinviando semplicemente alla comunicazione che era da attendere dal cardinale Millini, ed ammonì al tempo stesso, a non conceder nulla agli Stati in pregiudizio della religione cattolica.2 Già prima, il 23 agosto, il papa aveva destinato, per suggerimento del Klesl,3 il vescovo di Melfi, Placido de Marra, che si trovava al seguito del legato, come nunzio ordinario a Mattia, coll’incarico di congratularsi con lui per la sua designazione a re d’Ungheria ed ammonirlo a non fare ai protestanti nessuna concessione pregiudizievole alla religione cattolica.4 Quanto preoccupato fosse il pontefice per la piega delle condizioni austriache ed ungheresi, è mostrato dal fatto, che, per implorare l’aiuto di Dio egli indisse il 27 agosto un Giubileo.5 Egli sperava ancora sempre, che Mattia avrebbe tenuto in Ungheria, rispetto alla questione religiosa, lo stesso contegno negativo mostrato verso gli Austriaci. Per questo egli fece fare per mezzo del De Marra le congratulazioni all’arciduca per l’ottenuta corona d’Ungheria.6 Quando, però, giunsero a Roma le lagnanze del cardinale Forgàcs per le concessioni fatte da Mattia ai protestanti,7 e vi si aggiunse ben presto 1 Vedi Huber IV 529 s. Sulla richiesta di Paolo V ai prelati ungheresi, vedi Hergknròthek III5 671 n. 1. 2 Vedi Stieve VI 458 n. 1. 3 II 4 agosto 1608 il Millini scriveva da Praga al card. Borghese d’inviare accluso uji memoriale del Klesl, ohe riteneva necessaria la nomina di un nunzio speciale presso Mattia. Il Millini in tale occasione richiamava l’attenzione sul De Marra, a cui impartiva grandi lodi. Borghese II 163, Archivio segreto pontificio. 4 Vedi le * prescrizioni del Segretario di Stato a P. de Marra in data 23 e 26 agosto 1608, Ms. 181 della Biblioteca civica di Stuttgart. Sui Brevi vedi Stieve VI 464 n. 1. Cfr. anche la relazione del Millini in Pieper loc. cit. 279. L’* appunto sulle nunziature in Barh. 4141 (Biblioteca Vaticana) indica il Marra come « huomo di dolce tratto ». 5 Vedi * Acta consist. loc. cit. Il suggerimento del Giubileo è nella * lettera del Millini del 4 agosto 1608, Archivio segreto pontifici0- 6 Vedi l’ordine al De Marra del 15 novembre 1608 nelle Denhschr. der Wiener Akad. I, 2, Vienna 1850, 145. 7 Cfr. la * lettera del card. Forgàcs a Paolo V, in data « Posonii » 1608 novembre 1, Borghese II 163, p. 352. Ivi p. 353 una * lettera del cardinale