Inizio dei lavori per il prolungamento della basilica (8 marzo 1607). 611 l’ampliamento della costruzione centrale di Michelangelo in croce latina, doveva pesare decisivamente sulla bilancia.1 Certo soprattutto per questo inclinarono dal lato del Maderno non solo i cardinali Pallotta, Arigoni e Cesi,2 ma anche il papa stesso. Paolo Y non si fece rimuovere dalla sua opinione neppure quando un uomo così intelligente d’arte come Maffeo Barberini sollevò opposizione. Solo la biografìa di Urbano Vili dello Her-rera dà notizia delle discussioni avvenute allora, nelle quali il cardinale propose di sistemare il coro mancante per i canonici sottoterra presso la Confessione.3 Non si può che approvare il papa di non avere adottato il progetto. L’8 marzo 1607, in presenza degli architetti della chiesa di San Pietro e del governatore di Roma, s’incominciarono i lavori delle fondamenta per il prolungamento della basilica sotto la cappella del Sacramento attuale.4 Essi furono spinti avanti così alacremente, che già il 7 maggio il card. Pallotta, dopo aver detto messa nella Cappella gregoriana, potè collocare solennemente la prima pietra, benedetta dal papa in Quirinale.6 Nel frattempo era-stato anche costruito da Giuseppe Bianchi un modello in legno del piano del Maderno, che rendeva perspicui tutti i particolari. Il 15 settembre il papa si recò dal Quirinale a S. Pietro, ove esaminò il modello. Questo gli piacque straordinariamente; egli stabilì, che entro sei anni dovesse esser compiuta la costruzione dell’atrio; e mise a disposizione per le spese considerevoli i mezzi pecuniari necessari.8 Corrisponde perfettamente allo spirito dell’età barocca, che Paolo V ordinasse di cominciare dalla facciata, perchè questa era considerata come la cosa più importante. Il 5 novembre 1607 si iniziarono i lavori per le fondamenta della facciata e dell’atrio, con gioia dei pellegrini e dei Romani, i quali già pensavano, che S. Pietro non sarebbe stato finito mai.7 Il 10 febbraio 1608 fu stabilito per la posa della prima pietra della facciata. Il papa la benedisse, dopo aver detto messa in Quirinale; e nello stesso giorno 1 Così concordemente si esprimono il Brinckmann (Baukunst, 1920) e il WÒLFFLIN (loc. cit. 312 S.). 2 Ciò risulta dalla * Relazione comunicata sopra (p. 606 n. 2) di Paolo Emilio Santori. Herrera (* Memorie intorno la vita d’Urbano Vili) dice: « C. Maderno era portato dalli cardinali Cesi et Arigone...; lo favorivano perchè serviva loro nelle fabriche. Barb. 4901 p. 49, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi * Memorie intorno la vita d’Urbano Vili cavate dall’orig. di Msgr. Herrera, Barb. 4901 p. 47>>8. (Biblioteca Vaticana); vedi Appendice n. 21. 4 Vedi Orbaan, Abbruch 57. 5 * Grimaldi, Barb. 2733, p. 190, Biblioteca Vaticana; Boli anni, Nwmismata 83. 6 Vedi Orbaan loc. cit. 57, 63 s. 7 Vedi ivi 65 s.