502 Paolo V. 1605-1621. Capitolo X. La provincia gesuitica polacca, staccatasi nel 1575 da quella austriaca, si era sviluppata così potentemente, che nel 1608 dovette esser divisa in due provincie interamente separate, una polacca ed una lituana.1 Un prospetto del 1616 mostra come, in quasi tutte le località importanti del regno di Polonia, fossero state fondate case; il numero dei membri ammontava a non meno di 795.2 In Cracovia, l’antica città dell’incoronazione regia, i Gesuiti possedevano il loro noviziato e la casa professa. Y’erano collegi a Kalisz, Poznan, Thorn, Jaroslaw, Leopoli, Sandomir, Kamieniec, Lublino e Luck, residenze a Przemysl, Eawa, Krasrolród eDanzica. La sede preeminente era quella di Poznàn. L’Ordine avrebbe visto volentieri il collegio di Poznaiì elevato ad università. Sigismondo III era favorevole. Ma all’università di Cracovia, che temeva un danno per la sua attività, riuscì di mandare a vuoto il consenso papale.3 Nella provincia lituana Yilna formò il punto centrale dell’attività gesuitica. Il collegio locale era stato elevato già da Gregorio XIII ad università.4 Inoltre essi possedevano in Yilna una casa di professione e di noviziato, e di più anche un secondo noviziato a Varsavia. Oltre a ciò nel 1616 la provincia lituana aveva collegi a Pultusk, Plock, Nieéwie¿, Lomza, Orsza, Polock, Smolensk, Eiga e Dorpat. Anche Braunsberg apparteneva alla provincia lituana. Erano destinati ad acquistare importanza grandissima i fiorenti istituti d’istruzione gesuitici, in cui i figli della nobiltà venivano educati in uno spirito rigorosamente cattolico. In tal modo funzionari e clero superiore trovavano le loro nuove reclute in uomini pervasi dallo spirito della riforma cattolica. Solo questa nuova generazione poteva attuare efficacemente i canoni riformatori tridentini. I Gesuiti svolgevano un’attività non meno instancabile nella vita pastorale. Essi non si limitavano punto per questa alle città ove avevano stabilimenti, ma organizzavano dappertutto 1 Allora si ebbe anche il primo polacco alla testa come Provinciale, Pietro Fabricio; precedentemente questo posto, salvo uno spagnuolo, era stato sempre tenuto da italiani; vedi Wielewicki negli Script Ber. Pol. X 247, 271. Cfr. Git. ann. 1608 p. 662. a Vedi Iuvencius V 2, 355. 3 Cfr. l’articolo di L. Schermann nella Zeitschr. der hist. Gesellsch. für die Provinz Posen IV, Posen 1888, 70 s. Sulle lotte sorte più tardi fra l’università di Cracovia e i Gesuiti, cfr. Wielewicki negli Script, rer. Pol. XVII. Wielewicki, che è gesuita egli stesso, le ascrive ai procedimenti malaccorti del P. Lancici*»-La contesa danneggiò l’Ordine non poco. I grandi errori commessi dai Gesuiti nei riguardi dell’Università di Cracovia risultano anche dall’esposizione, lodevolmente imparziale, del gesuita St. Zaleski, il quale ha dato della sua grande opera (1904) citata sopra p. 501 n. 7 anche una edizione compendiosa: Jesutc* w Polsce. W skróceniu, 5 tomów w zednym, z dwoma mapami, Kraków 1908. 4 Cfr. la presente opera voi. IX 681.