3 r5 scro fatto dimenticare un celebre italiano cantante. Accompagnata anzi preceduta da un suono cos'i lusinghiero, ella comparve sulle nostre scene sotto le spoglie di Paolo, ed al suo primo appresentarsi fu anche salutata dagli applausi del pubblico, onore non largheggiato a tutti gli altri compagni suoi. Ma queste favorevoli preoccupazioni io non so in fin del conto a che cosa riescano. So invece eh’ elle moltiplicano le esigenze e accrescono imbarazzo al soggetto. Quel- lo della giovine cantante era sensibilissimo, laonde sarebbe fuor di proposito ed avventato il profferire su lei una decisiva sentenza. Però senza troppo azzardarmi potrò francamente asserire ch’ella ha una bella voce di contr’ alto, che canta di buona maniera e fu applaudita nell’ aria di sortita e nel duetto con la Grisi nel second’ atto. Il Vergè tenore che primo affrontò sulla scena l’istante del gran cimento, nella parte di Lanciotto, fu come il foriero del buon augurio; tale accoglimento ebb’egli dal pubblico appena fu intesa la maschia, intonata e sonora sua voce. Altri pregi di lui sono molta facilità e buona maniera di canto, ed una conveniente espressione. Il suo muoversi è ragionato e comporto; solo egli lasci quello scortese strillare mes- i0 già in voga dal Crivelli e dal Davide, ma