Documenti inediti e comunicazioni di archivio. N. 22-25. 705 sima capella ornata di marmi bellissimi con statue jdi marmo et in essa postovi il deposito di Clemente e sue imprese. Il telaro dell’altare di essa capella ornato di diaspro con ¡colonne e basi deil’istesso, e sopra di esso angeli di tutto rilievo di metallo indorato. La luce del quadro di esso altare, di lapislazaro con angiolini di mezzo irilievo di metallo indorato et il telari in faccia alla santissima imagine Idi amatista con un altro telaro a torno pieno di diverse gioie. Il llegno, dov’è dipinta la santissima imagine, è posto dentro a una cassa di (metallo i*1 1111 s°l° pezzo indonato, coperto con ornamento d’argento con oro, adornata con una bellissima collana, e corona idi gioie diverse legate in oro et argento, et una croce d’oro con belli diamanti con catena d’oro. Contigoa alla capella ha flabricata la sacristia per servitio Idi essa molto bella con abitatione per il sacristano e protettore prò tempore. Ha ornata detta capella e sacristia, e così quella de canonici di molto belle e vaglie pitture, descritte in libro da Andrea Vittorelli l’anno 1G16. Per iservitio di questa capella Sua (Santità a fatto :una molto bella, ricca e vaga supellettile. Sei candelieri e croce d’argento per il’altar maggiore di vago lavoro e molto peso. Due torfchieroni grandi pure d’argento, et una lampada, et altre simili d’ottone. Per le capellette candalieri, croce e lampada d’argento, oltre quelle d’ottone per li giorni ordinarli. Teste molto grandi. Apostoli in statue di rilevo, reliquiari belli. Vasi per fiori tutti d’argento. Di questi vasi ve ne sono anco d’ottone e di christallo ornati d’argento. Molti calici con loro patene. Profumieri grandi. Ostensori, bacili d’oro, e di essi due con gioie, piviali, tonicelle, paramenti d’altare di ricamo d’oro, di damasco con trine d’oro et altri in gran quantità. Biancheria per tutto il bisogno in gran copia e (con lavori belli asslai. Tutto quello, che è necessario per la consacratione de vescovi, tanto per il consacrato, quanto [per il consacrante. Data entrata per mantenere i ministri, ila fabrica e la supellettile. I canonici di detta basilica per gratitudine di animo di tanti bene-iìtii fatti a detta chiesa, gli hanno eretta una statua maggiore del naturale di metallo. Sua Santità era particolarmente divoto della santissima Vergine e da lei riconosceva ogni isua grandezza e bene. Altre fabriche pie. A Santa Agnese ha fatto il ciborio. Una cassa d’argento, dove è stato riposto il corpo di essia Santa e di sant’Emerenziana. Alla fabrdca del monasterio delle Convertite abrugiato casualmente ha dato grosso agiuto. Al Seminario Romano comprò il palazzo. A Frascati hia fatta la chiesa de Camaldoli, (da Sua Santità introdotti a quel luogo. I Fabriche publiche. A ¡Ripa Grande le scale per commodità del scarico delle barche. A Pipetta luogo capalce per le legna, che pubicamente isi vendono. Pastor, Storia dei Papi, XII, 45