338 Paolo V. 1605-1621. Capitolo Vili. presto, come ha spesso annunciato, alla sbrigliatezza degli scrittori, sorgeranno quotidianamente difficoltà nuove ». Il cardinale si riferiva con questo a due libri apparsi da poco, di cui l’uno era diretto contro il cardinale Bellarmino, l’altro contro i Gesuiti. Il papa, si aggiungeva, parlerà coll’ambasciatore francese, il nunzio prosegua le sue rimostranze presso la Reggente.1 In una lettera dello stesso giorno il Cardinal Borghese richiedeva che si procedesse contro parecchi ecclesiastici, che avevano abusato delle prediche dell’avvento per attaccare l’autorità papale ed i Gesuiti.2 Nel momento in cui venivano scritte queste righe, l’Ubaldini aveva da lamentarsi di un altro libello, composto dall’ugonotto Yigner, il cui titolo « Teatro dell’Anticristo », mostrava chiaramente quel che si osava offrire ai cattolici francesi. Il nunzio dimostrò alla Reggente, che come il papa non tollerava nei suoi Stati attacchi al re di Francia, così egli poteva con diritto chiedere al governo francese che anche questo proteggesse lui dalle denigrazioni. Maria dei Medici però fu così intimidita dagli Ugonotti, i quali minacciavano una ribellione, che dapprincipio non si arrischiò a far nulla.3 Paolo V ne levò lagnanza presso l’ambasciato,re francese, e dette istruzione all’Ubaldini di mantener vive le sue rimostranze.4 Si cercò di rabbonire il papa procedendo contro i menzionati predicatori dell’Avvento.6 Il « Teatro dell’Anticristo » fu proibito non prima di maggio, e solo verbalmente; l’autore rimase indisturbato.6 Con questa debolezza ed indecisione del governo potè avvenire che ancora nello stesso anno il Du Plessis Mornay pubblicasse sotto il titolo « Segreto della malvagità o Storia del papato » uno scritto in latino ed in francese, nel quale la Santa Sede era attaccata in guisa inaudita e Paolo V era addirittura designato come la Bestia dell’Apocalisse. Il Du Plessis dedicò questo lavoro al giovanetto Luigi XIII! Solo quando l’Ubaldini espose alla Regina che se il papa era l’Anticristo, anche il matrimonio di lei poteva esser contestato come illegittimo, il libello fu trasmesso alla Sorbona, la quale lo condannò il 22 agosto 1611 con severissime espressioni.7 Nel marzo 1611 l’Ubaldini poteva annunciare a Roma un fatto, nel quale credeva di scorgere un successo importante: gli era riuscito finalmente di ottenere che al posto del gallicano Harley fosse destinato a primo presidente del parlamento parigino, nella 1 Vedi Laemmer loc. cit. 299. 2 Vedi ivi 299 s. 3 Vedi Perrens II 13 s. 4 Vedi Laemmer loc. cit. 301; Perrens II 17 s. 6 Vedi Laemmer loc. cit. 6 Vedi Perrens II 18. 7 Cfr. Goxjjet II 27 s.; Perrens II 19 s.