Sviluppo della Chiesa nei Paesi Bassi. 385 di schietta pietà.1 Nell’istruzione impartitagli il 2 luglio 1606 vengono indicati quali scopi ch’egli deve perseguire il mantenimento della religione cattolica e della libertà ecclesiastica, e il coltivare buone relazioni con gli arciduchi reggenti, i coniugi Alberto e Isabella. L’istruzione rileva, circa lo stato religioso dell’Olanda spagnuola, che, grazie alla vigilanza dei vescovi ed ai sentimenti cattolici del popolo e dei coniugi reggenti, si poteva guardare pieni di speranza al futuro, nonostante la guerra perdurante ancora con le provincie ribelli. Compito immediato del nunzio doveva essere la guarigione dei mali prodotti dalla guerra, specialmente la ricostruzione delle chiese distrutte, la riforma del clero, per la quale occorreva sopratutto una rinnovazione dei vecchi Ordini, l’istituzione di seminari, finalmente l’appoggio ai correligionari oppressi in Inghilterra e in Olanda.2 Essendo stato il Carafa trasferito alla nunziatura spagnuola già nel maggio 1607, il suo successore Guido Bentivoglio ebbe il 5 giugno 1607 una istruzione simile.3 Ancora prima del suo arrivo si vide, che la fiducia riposta da Paolo Y nei vescovi dei Paesi Bassi4 era del tutto giustificata. L’ottimo arcivescovo di Malines, Mattia van den Hove, raccolse infatti nel giugno 1607 un concilio provinciale nella città di sua residenza, al quale seguirono poi numerosi sinodi diocesani. Le decisioni di queste assemblee mirarono dappertutto e in tutti i punti all’attuazione dei decreti di riforma tridentini; la loro osservanza fu assicurata dalla dichiarazione di obbligatorietà giuridica fatta per la maggior parte di essi dal governo.5 Il sinodo di Malines formulò una decisione eccellente circa l’insegnamento religioso della gioventù. Invece del catechismo del Canisio finora esclusivamente adoperato, e che era fatto in prima linea per le condizioni della Germania, doveva introdursene uno nuovo per i Paesi Bassi spagnuoli. Già nel 1609 questo nuovo catechismo fu pubblicato dal gesuita Luigi Makeblyde ad Anversa.® Le « scuole domenicali » introdotte dapprima da Carlo Borromeo, le quali si tenevano in tutte le parrocchie, ed erano destinate ai fanciulli poveri occupati durante la settimana, si diffusero adesso anche nei Paesi Bassi spagnuoli. L’arciduca Alberto e sua moglie 1 Vedi Cauchie-Maere, Recueil xxvm. 5 II testo dell’istruzione per il Carafa è pubblicato in Cauchie-Maere (loc. cit., 9-26). 3 Vedi Cauchie-Maere 27 s. Cfr. Brom, Archivalia I 245. 4 Vedi Cauchie-Maere 25. 5 Vedi Pirenne IV 486 s.; De Ram, Synodicon Belgicum I s., Malines 1827 s.; Pasture, Restauration vi s., 30 s. * Vedi De Ram, loc. cit. I 381, Pirenne IV 489, e adesso particolarmente Pasture, loc. cit 359 s. Pastor, Storia dei Papi, XII. 25