390 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo Vili. lenciennes.1 I Cappuccini, nei quali entrò nel 1616 un membro della insigne famiglia Arenberg,2 si dedicarono nei Paesi Bassi non soltanto alla cura delle anime, ma anche alla visita dei carcerati, alla cura degli infermi, ai ricoveri dei malati di mente, anzi in alcune città essi assunsero addirittura servizi pubblici, come quello dei pompieri.3 Lo sviluppo assunto dalla Compagnia di Gesù nei Paesi Bassi spagnuoli durante il pontificato di Clemente Vili continuò anche sotto Paolo V. In seguito alla moltiplicazione dei collegi ed all’aumento dei membri,4 il generale della Compagnia di Gesù, Aquaviva, ritenne opportuno dividere nel 1612 la provincia dei Paesi Bassi in due parti. Per questa divisione venne posto accortamente per fondamento il confine linguistico. Il territorio parlante fiammingo, tanto quello dei Paesi Bassi, quanto quello del principato di Liegi, formò la provincia fìandro-belgica, mentre quella gallo-belgica abbracciò i territori valloni, a cui furono aggiunte anche le parti tedesche del Lussemburgo. La prima provincia contava nel 1016 quattordici case (Anversa, Bruges, Bruxelles, Courtrai, Ganci, Ypres, Lovanio, Lier, Malines, Roermond, Herzogenbusch, Maastricht, Bergues e Cassel), la seconda quindici (Douai, St.-Omer, Tournai, Liegi, Lilla, Mons, Valenciennes, Arras, Cambrai, Lussemburgo, Namur, Dinant, Hesdin, Aire ed Huy).5 Il numero (lei membri della provincia fiandro-belgica nel 1616 ammontava a 617 persone, quello della gallo-belgica a 653.6 Sede principale dell’ultima era il collegio di Douai, che aveva accanto anche un seminario per la Scozia. Le case di noviziato si trovavano a Tournai ed a Liegi. Nella provincia fiandro-belgica c’era un collegio a Lovanio, e annesso un seminario per l’Inghilterra. Case di noviziato si trovavano a Malines ed a Lier. A Malines entrò nel settembre 16.16 Giovanni Berchmans, che con Stanislao Kostka e Luigi Gonzaga forma il fiore a tre foglie dei santi giovani della Compagnia.7 In Anversa fu aggiunta nel 1607 al collegio una casa di professi. Otto anni più tardi s’iniziò la costruzione di una nuova chiesa, che 1 Annuarium (pag. prec. n. 8) I 21-22; Mazelest, Rìsi, du P. Honoré de Paris, Parigi 1882, 203; Pasture, loc. cit. 301; P. Frédégand d’Anvers, Étude sur le P. Charles d’Arenberg frère mineur 1693-1669, Parigi 1919» 132 ss.; A. de NoÜe, Étude hist. sur Stavelot et Malmedy, Liegi 1848, 392 »• 2 Vedi Frédégand d’Anvers nell’opera citata alla n. 1, p. 120 ss. 3 Vedi Gobert, Les rues de Liège I 202; Rembry-Barth, Hist. de Menin I, Bruges 1881, 285; Pirenne IV 515. 4 788 secondo le Litt. ann. soc. Jesu del 1611 p. 246, contro 448 nell’anno 1597. Cfr. Parent 63. 5 Vedi Iuvencius P. V, tom. post. 317, 355. Cfr. Poncelet, Jésuites en Belgique 3 s., 14 s.; Anal. p. serv. à l'hist. ecclès. de la Belgique XXXIII (1907) 2iS. 8 Vedi Iuvencius, loc. cit. 355. 7 Cfr. le monografìe di Vanderspeeten (Bruxelles 1868) e F. Golpik (Londra 1873).