Fra Fulgenzio predica il Calvinismo. 151 La via d’uscita non si trovò, e il calvinista in cocolla monacale sali nella quaresima del 1609 il pulpito cattolico ed espose agli uditori come dottrina cattolica il suo calvinismo. Egli così agiva in tutto nel senso del suo maestro. « Noi teniamo questa via », diceva il Rarpi al Dolina,1 « di esporre bensì la verità del Vangelo, senza però dire, che la Chiesa cattolica insegni il contrario. Così i protestanti solo ci comprendono, e gli altri si sentono soddisfatti delle nostre prediche ». Infatti Fulgenzio veniva esaltato a Venezia come uomo di meriti infiniti che esponeva la dottrina cattolica e meritava raccomandazione e ricompensa.2 Paolo V temette allora dalla repubblica il peggio e meditò se non fosse necessario per il bene d’Italia di abbattere la potenza di Venezia coll’aiuto delle armi spagnuole, poiché si era visto che colle censure solo non c’era da ottenere nulla.3 Del resto il Sarpi usava un simile doppio gioco come uomo politico. Anche la Signoria non doveva sapere ch’egli, per esempio, consigliasse una lega coll’Olanda per il secondo fine di aprire con essa una via alla dottrina riformata, o che desiderasse per lo stesso motivo la presenza di agenti dei principi tedeschi in Venezia.4 Senonchè per queste vie tortuose si poteva preparare forse un successo decisivo, ma non effettuarlo. Le prediche di Fulgenzio non erano comprese dalla massa del popolo, o venivano spiegate in senso cattolico. Agenti di potenze protestanti apparvero effettivamente a Venezia; nel 1609 e 1610 fu rappresentante colà di taluni principi tedeschi Giovanni Battista Lenck; inviato degli Stati generali di Olanda dal 1609 in poi Cornelio van der Myle. Tra l’Olanda e Venezia si concluse anche realmente un trattato di commercio nel 1620, ma nulla risulta di successi religiosi dei due agenti.5 Spiegò maggiore zelo, dal 1608 in poi, il Biondi, l’ex-segretario dell’inviato veneziano in Francia. Biondi era andato espressamente a Londra per offrire i suoi servigi al re d’Inghilterra. Da lui proviene verosimilmente un memoriale che propone di 1 Presso Ritter 79. 1 Borghese ad Ubaldini in data 31 marzo 1609, loc. cit., p. 503, Biblioteca Vaticana. Un elenco delle proposizioni di Fulgenzio designate nel 1610 dall’inquisizione romana come eretiche o degne di censura in Rein 218 ss. * Borghese prega il 21 marzo 1609 il card. Spinola di far trascrivere esattamente le prediche di Fulgenzio (Borghese I 251-253, f. 43, Archivio segreto pontificio). 3 Aytona a Filippo III, il 31 marzo 1609, presso Gindely, Rudolf II, vol. I, 276 n.; * « Relacion del Marques de Aytona al Conde de Castro de cosas de estado de su tiempo » del giugno 1609, Archivio dell’ambasciata di Spagna in Roma I 28. 4 Rein 191 s. “Ibid. 115-124, 168; Rist.-polit. Bldtter XI 358 ss.