76 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo III. la conduttura della famosa Acqua Paola.1 Anche Castelgandolfo 2 e Loreto 3 ebbero acquedotti grazie a Paolo V. Le ampie imprese edilizie di Paolo Y in Eoma dovevano particolarmente procacciare il modo di guadagno a tutti gli atti al lavoro. Il papa riguardava ciò,a buon diritto come la migliore elemosina.4 Fu di grande importanza per l’amministrazione dello Stato pontificio, non meno che per la trattazione degli affari ecclesiastici e politici, la fusione compiuta da Paolo Y dei tesori archivistici della Santa Sede in un solo archivio segreto.5 Con lui principia una nuova epoca per queste collezioni, le quali, nonostante tutte le perdite, erano ancora non meno ampie che importanti. Paolo V se ne persuase personalmente quando nel febbraio 1609 visitò l’archivio fondato da Sisto IV in Castel S. Angelo per i più preziosi « privilegi della Chiesa romana ».6 Canonista valoroso qual era, egli sapeva comprendere pienamente l’alto valore di simili documenti. Solo mediante la decisione di riunire le collezioni disperse ed assicurarle meglio potevano prevenirsi ulteriori perdite e si poteva adoperare utilmente quel che rimaneva. Il nuovo archivio segreto papale trovò collocamento accanto alla biblioteca vaticana, nella lunga ala del palazzo papale ch’è dirimpetto ai giardini vaticani. I locali furono adornati di pitture riferentisi alle donazioni fatte alla Chiesa,7 e muniti di armadi.8 Il trasporto del materiale archivistico nelle nuove stanze ebbe prin- 1 Cfr. gli * appunti di C. B. Costaguti c. 3., Archivio Costaguti in Roma. Sopra misure per la preservazione di Roma dalla peste vedi insieme con gli * Avvisi del 5 e 12 settembre e 12 ottobre 1607 (Biblioteca V a t i c a n a), gli * Editti V 61, p. 38 s., Archivio segreto pontificio. Sopra il Banco di S. Spirito istituito il 13 dicembre 1605 vedi Bull. XI 251; Atti dell’Accad. «Arcadia», 1917, I 162. 2 Vedi Tomasetti, Campagna II 188. 3 Vedi Keyssler II 413, 439. Sotto Paolo V Loreto ebbe due nuove fontane; v. Colasanti, Loreto, Bergamo 1910, 62, 64; cfr. Ricci, Architettura. Sulle porte di bronzo della Santa Casa si vede l’arma di Paolo V; vedi Cola-santi, 82. 4 Vedi gli * appunti di G. B. Costaguti c. 1, loc. cit. Per maggiori particolari sulle costruzioni romane di Paolo V vedi sotto cap. 12. 5 Cfr. per quanto segue Marini, Memorie degli archivi della S. Sede, Roma, 1825, 26 s., 45; Gasparolo, Costituzione dell’Archivo, Vaticano e suo primo indice sotto il pontificato di Paolo V. Manoscritto inedito di Michele Lonigo, in Studi e docum. Vili 3 ss. Vedi anche V. Sickel, Römische Berichte, nei Sitzungsher. der Wiener Akad., Eist. Kl. CXXXIII (9 Abh. Vienna 1895), 87 s. 6 Vedi * Avviso del 14 febbraio 1609, Biblioteca Vaticana. Sull’archivio di Castel Sant’Angelo vedi la presente opera vol. II 623. 7 Cfr. Taja 478 s., Pistolesi III 276 s. e Barbier de Montatjlt II 177 s. Gli affreschi sono ben conservati, ma quasi sconosciuti, perchè fino agli ultimi tempi l’ingresso era consentito solo agl’impiegati dell’Archivio. Papa Benedetto XV soppresse questa norma antiquata. Il 16 maggio 1921 io potei, primo dopo secoli, visitare accuratamente tutti i locali dell’Archivio. 8 Essi portano ancora le armi di Paolo V.