440 Paolo V. 1605-1621. Capitolo IX. fosse possibile negli interrogatori sulla Congiura delle polveri.1 Sembra che il tentativo riuscisse male. Nella confessione edita di Fankes del 17 novembre 1605 è contenuto per verità un passo riguardante l’Owen: ma nella trascrizione primitiva ancora esistente della confessione questo passo manca.2 S’intavolarono ora lunghe trattative col Luogotenente dei Paesi Bassi per l’estradizione dell’Owen; la conclusione fu che nel 1611 questi dovette lasciare la Fiandra.3 Così pure per presunta consapevolezza nella Congiura delle polveri venne contemporaneamente richiesta l’espulsione del gesuita Bandonin dai Paesi Bassi e concessa dall’Arciduca. Nel viaggio attraverso il Palatinato il Bandonin fu riconosciuto e consegnato dal principe Elettore Federico Y all’Inghilterra. Non si potè dimostrare una sua complicità nella congiura, ma egli rimase otto anni prigioniero nella Torre e venne finalmente scambiato con un inglese ch’era nelle carceri romane dell’inquisizione.4 Il Principe Elettore palatino prese occasione anche altrimenti dalla Congiura delle polveri per mostrare il suo zelo nel perseguitare i cattolici. Per suo comando si dovette celebrare nelle chiese, nelle ultime tre domeniche dell’anno, un’azione di ringraziamento per la liberazione dagli « attentati sanguinari e inumani dell’Anticristo e dalla congiura delle sue bande idolatriche », nella quale il predicatore doveva diffondersi sull’idolatria e la sanguinari età del papa.5 A causa della Congiura delle polveri il Parlamento fu aggiornato il 9 novembre 1605 al 21 gennaio seguente.6 Per i cattolici esso produsse il 27 maggio 1607 nuove leggi di persecuzione. Già prima il re era stato ammonito a non spingere alla disperazione con un rigore inumano i seguaci dell’antica religione. Enrico IV fece fare adesso rimostranze simili per mezzo del suo inviato.7 Invano; il governo parve voler sfruttare l’opportunità della congiura per rendere impossibili nuovi atti di disperazione schiacciando completamente i cattolici. Una nuova legge stabilì penalità per i cattolici e per tutti i casi quasi semplicemente immaginabili. Chi contraeva matrimonio altrimenti che innanzi al predicatore protestante, si poneva fuori delle disposizioni giuridiche patrimoniali riguardanti i coniugati. Chi non faceva impartire al proprio figlio il battesimo protestante, chi non faceva seppellire un morto nel cimitero protestante, 1 « You must remember to lay Owen as fowle in this as yow may » (Foley IV 261; Gerard loc cit. LXXXIII 18). 2 Foley IV, 397. Cfr. Gerard loc. cit., XC 359 s. 3 Willaert nella Rev. d’hist. ecclés. IX (1908) 57-61, 736-742. 4 Ivi 742 s.; Foley III 509. 5 Meyer, N-untiaturberichte 831; cfr. 681. • Gardiner I 285. 7 Lingard IX, 72.