Falsificazioni introdotte nel protocollo per opera del governo. 437 contro la dottrina dell’equivocazione sono destinate a supplire questa lacuna.1 Al discorso di difesa del Garnet2 cercò di togliere efficacia con interruzioni ed esclamazioni. Ma ancor più condannabile è il fatto, che il governo non rifuggì da vere e proprie falsificazioni dei verbali d’interrogatorio. I due congiurati Fankes e Winter, per esempio, avevano testimoniato concordemente di aver ricevuto dopo il loro giuramento di secreto, il santo Sacramento dalle mani del gesuita Gerard, ma aggiungendo che il Gerard nulla sapeva del loro giuramento. Nella lettura degli inte-rogatori questa aggiunta, dietro suggerimento del Coke, dovette essere omessa, e nella « Relazione veritiera e completa » si legge, ove è riprodotto il discorso del Procuratore generale: « Questo giuramento fu proposto por mezzo di Gerard, il gesuita, contemporaneamente al Catesby, al Percy, a Cristoforo Wright. e Tommaso Winter, e un’altra volta per mezzo di Greenewell, il Gesuita, al Bates, e così anche agli altri ».3 La confessione del Garnet del 9 marzo, l’esposizione più importante delle sue relazioni con i congiurati, fu esclusa, su comando del re, dalla lettura;4 nelle confessioni lette alla Corte di giustizia si dovettero omettere, su suggerimento del Coke, i passi in cui il Garnet disapprova i piani dei congiurati.5 Non sono queste le sole falsificazioni che vennero commesse.6 l’attentato delle polveri ! Ma questi versi formavano col Salmo 78 (79) una preghiera per il ristabilimento dell’unità religiosa in Inghilterra, munita, su domanda del cardinale Alien, di indulgenze papali e perciò venne senza dubbio recitata spesso da allora in poi (Oldcorne in Foley IV 231). I versi in questione della liturgia di Ognissanti risalgono almeno al x secolo; vedi Clem. Blume, Analecta hymnica medii aevi LI 151. 1 Foley IV 178. 2 Ivi 180-190. 3 Gerard in The Month LXXXIII 9-10. Questa falsificazione viene biasimata anche dal Gardiner (I 281). 4 Sopra p. 434 n. 1. 5 Vennero soppressi i passi qui spazieggiati nella confessione del 13 marzo 1606 (Foley IV 157 s.): «About Michaelmas..... Mr. Catesby told me there would be some stirring, seeing the king kept no promise. And I a greatly misliked it, saying it was against the Pope’s express commandment.....Therefore I earnestly desired him that he and Mr. Thomas Winter would not join with any such tumults. ...He assured me he would not. But neither he told, nor I asked any Particulars. Long after this, about Midsummer was twelvemonth, either Mr. Catesby alone, or he and Thos Winter together, insinuated that 'hey had somewhat in hand, and that they would sure prevail. I still 'eproved them: but they entered into no particulars. Soon after cause Mr. Greenwell to me, and told me as much. I greatly misliked any stirring, and said:» etc. Cfr. Gerard loe cit. 23 s.; Lingard IX 67. 6 Vedi Gerard in The Month XC (1897) 352 ss. (Cfr. LXXXVIII [1896] 0 ss.); Forbes nelle Etudes LXXVI (1898) 324 s. Sulla confessione di T. Win-