658 Paolo V. 1605-1621. Capitolo SII. Il parco di villa Borghese, creato da Domenico Savini e Girolamo Bainaldi, abbracciava circa tre quinti dell’attuale ombroso' luogo di ricreazione, noto a ogni visitatore di Roma. Esso era circondato intorno da una doppia muraglia, abbellita da piramidi., casini e torri, cosicché l’insieme appariva a chi giungeva da lontano come una piccola città a sé.1 L’ingresso principale, « un tiro di fucile » a nord di porta Pìn-ciana, fu fatto decorare dal cardinale col suo stemma e con quello del papa, e colla iscrizione « Villa Burghesia ».2 Si entrava di qui nella prima parte della villa, il cosidetto « Giardino Bosca-reccio ».3 Alla fine di un lungo, leggermente saliente ed ombroso viale di olmi, il visitatore scorgeva una fontana in una grotta incavata nella rupe, coronata da un’aquila e fiancheggiata da quattro grossi platani.4 Questo viale d’ingresso, cui stavano a lato tre viali laterali, s’incrociava nel mezzo con il viale principale, cui a loro volta corrispondevano due viali laterali. All’incrocio appariva la prima volta il Casino della villa. Il Giardino Boscareccio era diviso in boschetti quadrati, recinti di siepi, piantati ad allori, cipressi, platani, pini e quercie. D’ambo i lati del viale principale, nei punti d’incrocio con i viali laterali, furono collocate in piazze rotonde delle fontane a tazza semplici e belle e circondate con sedili rotondi ed una quantità di statue: v’era rappresentato tutto l’Olimpo.5 Interamente nasco- Oud Italiansche Villa’ s, Rotterdam 1923, xi s., 46 s. Il Cardinal Borghese possedeva anche un’altra villa, che il papa visitava spesso (vedi Alaleone in Olili A an 18, 29), la Cecchignola, pittorescamente situata all’Acqua Ferentina, la quale però rimase incompiuta, e nel suo stato attuale di desolazione è caduta quasi del tutto in dimenticanza. L’ultimo papa, che vi abbia fatto soggiorni frequenti, fu Leone XII. 1 Questa fu l’impressione dell’Evelyn, allorché il 17 novembre 1644 visiti» la villa (Diary 106). Analogamente già il Totti (Soma moderna [1638] 341). 2 Questo ingresso ancora sussiste (riproduzione in Rusconi 87), ma ora è chiuso. L’ingresso attuale presso Porta Pinciana è su terreno acquistato posteriormente. Anche la parte presso la porta del Popolo, ove era la villa Giustiniani, fu acquistata solo al principio dell’ottocento dal principe Camillo Borghese. Già nel Settecento il principe Marcantonio aveva trasformato il vecchio parco in « un parco inglese con spiccate tendenze classiche », e cancellato l’aspetto primitivo, in parte, fino a renderlo irriconoscibile. Sorsero in quel tempo il Giardino del Lago, l’ippodromo, il Castello medievale etc.; anche il Casino fu rimaneggiato nel 1782. Nel 1902 la famiglia, vendette tutto il possedimento al Governo italiano, che lo dette alla città di Roma come parco pubblico. 3 La vecchia divisione è data già dalla guida più antica, il Manilli (p. 2)-Cfr. inoltre la pianta incisa da Simone Felice in Falda, Giardini 16, in scala più piccola in Gothein I 345. JA1 suo posto si trova ora la bella Fontana dei cavalli marini. 5 Vedi Manilli 11; Guidi 33. Queste fontane sono ancora conservate;, riproduzione in Fkiedlander 3.