622 Paolo V. 1605-1621. Capitolo XII. ed accrescevano la solennità del luogo, Paolo Y aggiunse un lampadario d’argento a sette braccia del peso di settanta libbre.1 Le spese per la decorazione della Confessione, che fu sostanzialmente terminata nel natale del 1615, ammontarono a 12,000 scudi. Le statue di bronzo dei Principi degli Apostoli, opera di Ambrogio Bonvicino, furono collocate solo il 16 ottobre 1616; la porta in bronzo della nicchia, eseguita da uno scolaro di Sebastiano Torrigiano, fu posta il 17 febbraio 1617.2 La memoria di Paolo Y sopravvive anche in un secondo grande tempio della Città Eterna. Il papa aveva una devozione particolare per la Madre del Signore. Quale vicario di S. Maria Maggiore egli ebbe modo di seguire quotidianamente il sorgere della splendida cappella di Sisto V. Elevato alla dignità suprema, egli decise già il 6 giugno 1605 di erigerle di fronte una costruzione analoga nel transetto sinistro della basilica.3 Colà doveva esser collocata la veneratissima immagine della Madonna attribuita a S. Luca, che già Gregorio Magno aveva portato per Poma in processione solenne, mentre infuriava una pestilenza;4 colà egli voleva anche apprestare il sepolcro per il suo predecessore Clemente Vili e per sè stesso. Al principio dell’agosto 1605 il pontefice collocò personalmente la prima pietra della costruzione, il cui piano era stato disegnato dal suo architetto di casa, il lombardo Flaminio Ponzio.6 Come nella cappella di Sisto Y, la cupola si eleva sopra una breve croce greca, ma tutto è più largo e massiccio. Anche qui sono ai due lati dell’ingresso due cappelle più piccole, consacrate ai due eroi della Chiesa santificati da Paolo Y, Carlo Borromeo e Francesca Romana. Le pareti laterali furono destinate ai monumenti sepolcrali, ma l’altare, anziché nel mezzo, fu collocato nella parete posteriore. Dovevano venire spesi per la nuova chiesa - poiché una grandezza tale ebbe la cappella - non meno di 150,000 scudi.6 Ma fino all’autunno del 1618 il costo sali al doppio.7 L’interesse del pontefice per la costruzione era grandissimo. Dal principio in 1 Vedi Torrigio 23. 2 Vedi ivi 23-24. Che la decorazione fosse sostanzialmente compiuta nel 1615, risulta da una iscrizione (ivi 24) e dall’Avviso in Orbaan, Documenti 239. 3 Vedi l'Avviso in Orbaan loc. cit. 49. I dati del Riegl, nella sua edizione della vita del Bernini del Baldinucci (Vienna 1912) p. 21, sono errati. 4 Cfr. Fr. de’ Conti Fabi Montani, Dell'antica immagine di Maria Santiss. nella basilica Liberiana, Roma 1861; Wilpert, Mosaiken II 1134 ss. 5 Vedi Y Avviso in Orbaan loc. cit. 57. Cfr. Baglione 135; Lavagnino e Moschini, Santa Maria Maggiore 77 s. • Vedi ! Avviso in Orbaan 58; cfr. 60,64. 7 Cfr. nell'Appendice il Nr. 21 a, Archivio segreto pontificio.