Istruzioni per governatori dello Stato pontificio. 67 Monti.1 Caratterizza i sentimenti umani del papa, ch’egli cercasse di evitare le imposte che colpissero i poveri.2 Quali compiti assegnasse Paolo Y ai governatori delle provincia dello Stato della Chiesa, risulta dalle sue istruzioni. Egli dichiarava essere legge suprema che al popolo si debba mostrare amore e bontà, e si debba persuaderlo che il governo mira al suo bene. Il governatore deve trattare i sudditi come un padre i suoi figli. Se egli è costretto a punire, deve farlo in modo che si conosca essere suo scopo solo quello di emendare. Gl’impiegati, vien detto inoltre nelle istruzioni, dovrebbero avere sempre mani nette. Il governatore dia un’udienza una volta la settimana, in cui abbiano la precedenza i poveri e le donne. Se avvenisse una commutazione di pene in esazioni pecuniarie, i giudici non dovranno trarne alcun profitto personale, come già aveva ordinato Pio IV. Ogni quattordici giorni dovrà essere effettuata una ispezione delle prigioni, in cui dovranno venire interrogati i detenuti circa le loro eventuali lagnanze. Pene severe dovranno essere inflitte a chi favoreggiasse i banditi con notizie, danaro, viveri o munizioni. Si faceva anche obbligo ai governatori di provvedere alla buona conservazione di tutti i documenti importanti. Essi dovevano prestare la più grande attenzione alle condizioni economiche e sopratutto prendersi cura che al popolo venga fornito pane di giusto peso e di buona qualità per tutto l’anno. A questo scopo punti di G. B. Costaguti e. 1 e 2. Secondo essi il « debito delle Communità» ammontava per le singole provincie a: Umbria.............se. 337.300 Patrimonio............» 355.500 Marca..........................» 526.000 Romagna........................» 323.000 Campagna.........• » 203.800 se. 1.745.600 Debito estinto: Umbria............se. 217.600 Patrimonio......................» 21.940 Marca..........................» 553.000 Romagna........................» 230.000 Campagna......................» 80.000 se. 1.102.540 1 * « Entrate accresciute al Popolo Romano: Dalla gabella della carne..........se. 35.800 Dalla reduttione de Monti.......... » 129.950 La sudetta entrata fu assegnata all’estintione de debiti di esso Popolo Romano ». Appunti di G. B. Costaguti c. 2, loc. cit. 2 Cfr. sull’imposta del vino gli * Avvisi del 3 e 28 maggio 1608, Biblioteca Vaticana.