574 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo XI. coll’aiuto del decano capitolare Giovanni Cristoforo von Neustetter, già alunno del Germanico,1 a far cadere l’elezione, il 23 luglio 1609, sull’eccellente Giovanni Goffredo von Aschhausen. Il nuovo vescovo di Bamberga si occupò immediatamente del rinnovamento interno ed esterno del vescovato (che il suo indegno predecessore Gelbsattel aveva lasciato andare in completo abbandono), con tale ardente zelo,2 che Paolo Y gli faceva già nel 1610 le sue lodi più ampie.3 Nella primavera del 16.11 Giovanni Goffredo ordinò una visita generale del vescovato, che fu diretta personalmente, con grande avvedutezza, dal suo vicario generale Federico Forner. Nello stesso anno il vescovo chiamò i Gesuiti a Bamberga.4 Egli approfittò del suo viaggio a Boma (fine del 1612), quale inviato imperiale per l’obbedienza, a fin di dar relazione al pontefice intorno al suo vescovato. Quali mezzi efficaci contro gli abusi dominanti, egli indicò: celebrazione di un sinodo diocesano, ristabilimento dei decanati rurali e fondazione di confraternite eucaristiche e mariane. Giovanni Goffredo effettuò queste proposte. Egli, che personalmente era un modello di sacerdote, dette alla sua corte un’impronta quasi monastica. Visitò in persona una gran parte della sua diocesi, costruì parecchie chiese, un grande ospedale e un seminario per studenti poveri. Secondochè riferiva al papa nel 1615 il provinciale renano dei Gesuiti,6 le condizioni ecclesiastiche della diocesi di Bamberga avevano subito un cambiamento completo. Allorquando il 13 settembre 1617, Giulio Echter chiuse i suoi occhi stanchi, Giovanni Goffredo venne preposto anche al vescovato di Würzburg. Egli resse fino al 1622 ambedue le diocesi, nelle quali riformò anche i monasteri benedettini.6 L’ottimo vescovo di Eichstätt, Corrado di Gemmingen, ebbe nel 1612 un successore dello stesso carattere in Giovanni Cristo-foro di Westerstetten. Nonostante la resistenza del capitolo cattedrale, egli chiamò ad Eichstätt i Gesuiti, che assunsero l’insegnamento nel seminario, e lavorarono con zelo insieme con i Cappuccini nella cura delle anime anche fuori della città.’ 1 Cfr. Steinhuber 1 2 384. 2 Cfr. Weber, Joh. Gottfried von Aschhausen, Fürstbischof von Bamberg, Würzburg 1889; Looshorn V (1903) 391 s.; Sciimidltn, Zustände 155 s.; Siedler nel Bericht des Hist. Vereins von Bamberg LX 57 s., LXI 2 s. 9 Vedi Schmid Lin 155 n. 1. 4 Vedi Duhr II 1, 164 s. 5 Vedi Schmidlin 351 s. 6 Vedi Weber, Aschhausen 56 s., 70. Il conferimento da parte di Paolo V nel 1618 dei pieni poteri al nunzio Albergati per la visita del vescovato di Bamberga è in Bull. XII 417 s. __ 7 Oltre il Duhr II 1, 236 s., cfr. l’eccellente saggio cbe il mio amico, defunto nel 1888, preposto del capitolo del Duomo I. G. Suttner ba dedicato al vescovo Westerstetten nei Kathol. Blättern aus Franken 1852, nn. 17-28.