176 Paolo V. 1605-1621. Capitolo V. Inoltre la questione non è ancora matura per una definizione. La Chiesa usa definire soltanto quel ch’è dottrina della Sacra Scrittura, della tradizione, dei Padri della Chiesa e riconosciuta generalmente dai teologi come tale. Ora, la predeterminazione fisica non deriva la sua origine da queste fonti, ma si appoggia ad una considerazione di natura metafisica, la quale già in sede filosofica deve esser giudicata assai dubbia e sembra spingere alla conclusione, che Dio sia autore del peccato. Se Dio determinò al tradimento la volontà di Giuda, oscillante fra il tradimento e la fedeltà verso il suo Signore, in tal caso Dio non si è limitato a tollerare il peccato. Ma un accordo fra gli scienziati sul fatto che quella predeterminazione sia insegnata dalle fonti della fede, è quel che propriamente non esiste.1 Occorrerebbe pertanto, consiglia il Bovio, che il papa lasciasse la questione ai dibattiti delle scuole teologiche, facendo obbligo tuttavia agli scienziati di mantenere in proposito un contegno moderato. Allora, egli spera, sparirebbe l’asprezza della lotta, la verità guadagnerebbe a poco a poco terreno, e si formerebbe nelle scuole un’opinione comune. Allora sarebbe giunto il momento per una definizione.2 Bovio vorrebbe che in modo analogo al pernio della disputa fossero trattate anche le questioni collaterali venute fuori nelle discussioni, poiché non v’era proposizione di Molina censurata che non avesse trovato già prima di lui difensori fra scienziati di riputazione.3 Così il Bovio ha risposto esaurientemente alle due prime domande di Paolo Y. Più brevemente egli tratta la terza domanda papale, sulla differenza delle due opinioni contrastanti fra loro dagli errori eretici. La differenza della dottrina domenicana da Calvino consiste in questo, che i suoi sostenitori ammettono la volontà libera, mentre Calvino la nega. Come però nella concezione domenicana possa venir salvata la libertà della volontà, il Bovio confessa di non vederlo. Invece la differenza dell’opinione gesuitica dal pe-lagianesimo è assai facile a indicare.4 L’ultimo punto, su cui Paolo Y aveva chiesto ragguaglio, si riferiva alla Bolla da emanare nella questione. Il Bovio aveva già antecedentemente consegnato l’abbozzo di una simile bolla;6 in esso era proposta solo una definizione di quelle dottrine in cui tutti i cattolici concordano. Ora egli consiglia al papa di non nominare 1 Serry 144 s. 2 Ibid. 146 s. 3 Ibid. 147. 4 Ibid. 141 ss. 6 Ristampa ibid. 152.