Abbellimento del Vaticano; la porta di bronzo. C39 torre, con un orologio ed un leggiadra campanile aperto, coronato da una croce.1 Il tutto fu eseguito nel 1616-1617 secondo il disegno di Martino Ferabosco e con la collaborazione di Giovanni Vasanzio.2 Un secondo ingresso monumentale fu dato al Vaticano dietro la chiesa di S. Pietro:3 esso è noto a tutti i visitatori di Poma, come attuale accesso ai giardini ed ai Musei. Furono creati in Vaticano nuovi ambienti per la Segreteria apostolica,4 e le camere del papa e dei suoi nepoti furono adornate di pitture, fra le quali vennero particolarmente elogiate quelle di Guido Reni.5 La Biblioteca Vaticana ebbe due nuove sale. Il papa fece eseguire nei corridoi adiacenti pitture decorative, e rappresentare nelle lunette le sue costruzioni e gli avvenimenti segnalati del suo governo.6 Sono anche eternati qui in iscrizioni l’accrescimento della Biblioteca con manoscritti preziosi e l’assegnamento di nuove entrate.7 La creazione di una scala nuova rese possibile al papa di -visitare indisturbato il giardino Vaticano.8 Per suo incarico Carlo Mademo fece là tre fontane splendide: la piccola Fontana degli Specchi, circondata da giuochi d’acqua, la grande Fontana delle Torri, così detta perchè fiancheggiata da due torri, infine la straordinariamente pittoresca Fontana dello Scoglio, formata da tre grotte nella roccia poste intorno ad un bacino semicircolare e coronata da un’aquila.9 La veduta offerta dalle acque, precipitanti qui da ogni parte sui massi accatastati, viene esaltata dal Bzovio come unica al mondo.10 Anche il cortile del Belvedere ebbe nel 1609 una grande fontana, per cui venne adoperata una tazza gigantesca, tolta da Giù-io II alle Terme di Tito.11 Vennero inoltre collo- 1 Vedi la. riproduzione in Eiirle loc. cit. 14. 2 Vedi Baglione 96, 176; G. B. Costaguti, Architettura di 8. Pietro, Roma 1620, tav. 12 e 30; Egger, Hörn. Veduten I 26-27; Id, Architecht. Iland-Zeichnungen tav. 21-23; Munoz in Vita d'arte IV (1909); 86; Voss nello Jahrb. der preuss. Kunstsamml. XLIII 2. s. 3 Vedi Inventario 313. 4 Vedi Forcella VI 125. 5 Vedi Taja 95 ss., 279 ss. 6 Queste rappresentazioni, descritte particolareggiatamente dal Taja (456 ss.), non sono conservate tutte; cfr. Forcella VI 127 ss. 7 Vedi Forcella VI 124; Barbier de Montault II 181 s. 8 Cfr. Eiirle, Veduta Maggi-Moscardi 16, 17, 19. 9 Vedi Box an ni, Numismata 174 s.; Falda, Giardini tav. 3 e 4; Forcella VI 125; Guidi, Fontane 34 e tav. Vili. Cfr. Barbier de Montault II 85; Wolfflin, Renaissance u. Barock 174 s.; L. Dami, Il Giardino italiano 37; Colasanti, Fontane 185, 188. 10 Vedi Bzovius c. 42. 11 Vedi Falda, Fontane I (1669) 4 s. L’iscrizione in Forcella VI 126. Cfr. Steinmann, Sixtin. Kapelle II 56 n. 2; Eiirle loc. cit., 18; Colasanti, Fontane 180.