400 Paolo Y. 1605-1621. Capitolo Vili. dano troppo la corte della Reggente per poter esser considerate come sante.1 Un’altra opera invece disegnata dal Rubens per incarico della arciduchessa Isabella, i suoi schizzi per arazzi destinati all’abbellimento del convento delle Clarisse a Madrid,2 si distingue per un carattere profondamente religioso. Poiché santa Chiara aveva avuto una devozione particolare per il Santissimo Sacramento dell’altare, fu scelta la glorificazione di questo mistero. Quattro schizzi sono dedicati alle prefigurazioni dell’Eucarestia: Melchisedech che offre ad Abramo pane e vino, la manna miracolosa del deserto, il sacrificio dell’Antico Patto, ed Elia nutrito dagli Angeli. Quattro altri schizzi rappresentano i testimoni e i difensori della dottrina cattolica circa il Sacramento dell’altare: gli Evangelisti, i quattro Padri della chiesa latina con san Tommaso d’Aquino, Bonaventura e santa Chiara, papi, infine grandi ecclesiastici e secolari, special-mente della casa di Asburgo.3 Seguono quindi quattro rappresentazioni trionfali, che hanno dato all’opera il suo nome. In ricche allegorie profondamente sentite il Rubens delinea qui il trionfo del mistero dell’Eucarestia sul paganesimo, sull’ignoranza e su l’accie-camento, sugli errori di Lutero e di Calvino, infine il trionfo del-l’amor divino nel Sacramento dell’altare. Le due prime allegorie, diffuse largamente da incisioni eccellenti, vengono annoverate a ragione fra le creazioni più geniali del maestro. Il trionfo dell’Eucarestia sul paganesimo è raffigurato dalla interruzione di un sacrificio idolatrico: un angelo con calice ed ostia discende a volo, irradiando una chiara luminosità, e riempie di spavento e confusione il sacerdote, proprio sul punto di accingersi al sacrificio, ed il suo assistente. Un paragone col sacrificio di Listra di Raffaello mostra l’enorme intensificazione del sentimento e dei mezzi artistici. Attraverso il trionfo dell’Eucarestia sull’ignoranza e l’accieca-mento risuona un potente « Tantum ergo ». Condotti da figure che simboleggiano, la Fede, la Speranza e la Carità, quattro destrieri, sul primo dei quali sta un Genio colle insegne del Papato, tirano uno splendido carro trionfale, le cui ruote schiacciano i demoni attorcentisi, mentre un pagano incatenato viene 1 Vedi Kuiin III 2, 907. Cfr. sopra l’altare di S. Ildefonso la monografia G. Glück nella serie: Meisterwerke in Wien, Vienna 1921. 2 Vedi Descripción de los Tapices de Iiubens que se colocan en el claustro del monasterio de las Señoras religiosas descalzas reales, Madrid 1881. Schizzi nel museo di Cambridge, a Madrid e nel Louvre; vedi Rooses 426 s. Cfr. Rosenberg Nr. 282-288. Grandi, splendide incisioni di Schelte a Boiswert, Nie. Lauwers, Adriano e Corrado Lommelin e Giacomo Neefs. Insufficienti sono le spiegazioni finora date di queste rappresentazioni, spesso trattate in modo erroneo, anche da W. Rothes ( Monatsschrift f. Kunstwissenschaft VI [1913] 448) non del tutto esattamente; io spero di aver colto nel segno. 3 Riproduzione in Rooses 428.