554 Paolo V. 1605-1621. Capitolo XI. per tutto, la politica mediatrice del Klesl. Al cardinale Carlo Madruzzo, nominato legato apostolico alla dieta imperiale di Rati-sbona,1 fu prescritto nella sua Istruzione del marzo 1613 di opporsi energicamente ai gravi danni che necessariamente ne derivavano alla causa cattolica. La politica del Klesl viene sottoposta in questa Istruzione alla critica più severa. I consiglieri dell’imperatore, vi si dice, guardano più alle condizioni politiche e mondane, all’utile momentaneo, che all’onore di Dio, alla conservazione della giurisdizione nei sudditi, voto e sessione nelle diete e collatione de canonicati, la qual collatione appartiene a N. S.re conforme ai concordati di Germania et ne è fino oggi in possesso non solo ne’ vescovati cattolici, ma anco ne gli usurpati dall’heretici come Brema, Brandebuigii, Alberstadio et simili, et poiché V. S. sa che senza confirmatione di qua i vescovi eletti non sono vescovi, deve stare molto attenta, che non abbiano luogo nelle diete imperiali e non s’introduca, come si studia d’introdurre che gli heretici sieno non meno che i cattolici capaci delle dignità et benefìcii ecclesiastici contro loro costitutione della pace stabilita l’anno [15]55 in Augusta». (Cod. 468 della Biblioteca Corsini in Roma). Riguardo all’esposizione del Ranke (Zur deutschen Oesch. 227) si deve ricordare, che non si trattava semplicemente di beni ecclesiastici, ma dell’eliminazione della fede cattolica nelle fondazioni imperiali. 1 C. Madruzzo era stato nominato legato alla dieta di Ratisbona nel concistoro del 25 febbraio 1613; vedi * Acta consist., Barò. 2926, Biblioteca V aticana. Paolo V annunciò all’imperatore la nomina del Madruzzo con * Breve del 3 aprile 1613; vedi Epist. Vili 307, Archivio segreto pontificio. Ivi 327 agli abati tedeschi circa l’invio del Madruzzo, 3 aprile (cfr. Bonelli III 467 s.). Dello stesso giorno il Breve al Klesl, in Hammer Docum. 395. Il card. Madruzzo andò a Ratisbona accompagnato da suo nepote Giovanni Gaudenzio e con un seguito di 200 persone; vedi la * Vita del cardinale nel Cod. Mazzetti LX della Biblioteca civica di Trento. Paolo V pose accanto al cardinale come teologo il cappuccino Giacinto; vedi Venanzio da Lago Santo, II P. Giacinto, Milano 1886, 74. Sull’Uditore di Rota Giov. Batt. Rimboldi, che fu ugualmente alla Dieta, vedi Bjidragen tot de geschiedenis v. Brabant VI (1904) 277. Dalle * lettere del Madruzzo al Cardinal Borghese, che si trovano in parte nel « Registro del negotio della lega-tione Imperiale 1613 » (Barb. 5912, Biblioteca Vaticana), risulta ch'egli ricevette in Trento il 29 aprile 1613 la sua prima Istruzione sui « negotii publici », poi ancora una seconda sui « feudi d'Asti », e al 6 maggio una terza «su Salisburgo». Il 20 maggio il cardinale esprime la sua soddisfazione per il fatto, che gli era stato dato come teologo il P. Giacinto; il 20 giugno il Madruzzo lasciava Trento; il 23 giugno scrive da Bressanone, il 28 da Hall, il 29 da Kufstein (discussione coll’arciduca Massimiliano, che prima del 22 agosto non può partire). L’8 luglio riferisce da Ratisbona di aver trovato a Landshut il p. Giacinto, che ha. detto esserci gran pericolo che aU’amministratore di Magdeburgo sia accordato l’indulto. In seguito all’annuncio ulteriore del Padre, che il duca di Baviera intende venire alla Dieta solo alla fine di agosto, egli ha scritto al duca una « lettera efficace » colla preghiera di trovarsi presente all’arrivo dell’imperatore, « poiché i pericoli più. importanti s’hanno a temere degli heretici nell’ingresso della dieta ». Il 9 luglio il Madruzzo esortò anche l’arcivescovo di Salisburgo a trovarsi presente all’arrivo dell’imperatore. U 5 luglio il cardinale era giunto a Ratisbona; vedi * Relatione della dieta Imperiale data dal Cardinal Madruzzo legato a 6 di novembre 1613, Borghese I 115-116, A r c h i v i o segreto pontificio.