460 Paolo V. 1605-1621. Capitolo IX. Poiché singoli preti avevano dichiarato lecito, nonostante il Breve del papa, il giuramento di fedeltà, alcuni cattolici ne coi elusero, che si potesse dunque anche assistere al servizio divino protestante nonostante i divieti papali.1 Paolo V emise un nuovo Breve divietante la frequenza del servizio divino anglicano.2 I;i generale Paolo Y non perdette di vista il regno insulare del Nord e colse ogni occasione per adoperarsi a favore dei cattolici ingle i oppressi, o almeno per ottenere o stimolare l’intervento di per* nalità ragguardevoli a loro vantaggio.3 Nel 1608 il pontefice fece elaborare un memoriale circa i modi per poter venire in soccorso della religione in Inghilterra.4 I consigli dell’autore sono degni di nota sotto più di un riguardo. Egli li t incominciato a capire, che la sua situazione geografica rende l’isola inattaccabile e per giunta la pone anche in grado di portare lo scompiglio nell’Europa tutta e nelle due Indie.5 L’Inghilterra pertanto vuol dire anche un pericolo religioso; vi sorge colà una nuova chiesa calvinistica con un antipapa alla testa, che unisce in sua mano il potere spirituale e il temporale.6 Per la difesa contro questo pericolo l’autore non conta più sopra un intervento armato di i re Cattolico. Per l’impero mondiale spagnuolo la sua massa (li suoi uffitii affinchè non siano tanto angustiati. Al nunzio Ubaldini in Pari i il 27 febbraio 1614, Biblioteca di Stuttgart, Cod. 181. 1 Lettera di Riccardo Blount del 14 luglio 1606, presso Foley I 64; ci . VII 2, 1003, 1019. 2 Iuvencius P. V 13, n. 84, p. 187. 3 Ciò risulta da parecchi * Brevi di Paolo V. Il 17 settembre 1605 * egli loda il viceré di Sicilia, duca di Feria, a cagione del suo zelo per il ristabilimento della religione in Inghilterra. Quando seppe che il conte Francesco di Vaudemont si recava colà, * incaricò in data 26 agosto 1607 l’arcivescovo di Nazaret di comunicargli particolari sullo stato dei cattolici inglesi. Un * Breve del 1° aprile 1608 loda la regina Margherita di Navarra per il suo favore ver- o i cattolici inglesi. Sulla misteriosa ambasciata dell’inglese Roberto Sherley, che dapprima fu ricoperto in Roma di distinzioni per riguardo al suo re, e quindi si recò di là presso Filippo III, cfr. il * Breve del 9 ottobre 1609. All’arciduca Alberto furono raccomandati i cattolici d’Inghilterra da un * Breve del 5 febbraio 1615. Epist. X 271, Archivio segreto pontificio. 1 * Relazione e parere dato al Papa Paolo V intorno alla religione in Inghilterra, e ai rimedii da usarsi etc., forse del Padre Generale dei Gesuiti, e probabilmente del P.B. Giustiniani, in Borghese 4® Serie n. 47. Archivio segreto pontificio. L’autore ha avuto rapporti in Spagna « più volte» con « persone delle più gravi di Spagna » (p. 139b), e colà altresì « quelli capitani che vennero con i’Amirante d’Inghilterra in Spagna » (p. 143); ciò non si adatta alle persone dell’Aquaviva o del Giustiniani, ma andrebbe bene invece per il Persons. La data del memoriale risulta dalla menzione della cosidetta rivolta di Hereford del 1607 (Foley IV 452) come di cosa avvenuta (p. 140) «l’anno passato ». 6 * Quelle isole tanto inespugnabili per natura et per il sito loro disposte a inquietare tutta l’Europa et ancora l’Indie (f. 139). 6 Ibid. f. 139.