I Gesuiti. 207 Aquaviva.1 Nonostante ogni ostilità interna ed esterna, i quasi trentaquattro anni del suo governo furono per la Compagnia un periodo di grande sviluppo. Lo mostra già, a prescindere dai missionari e dagli asceti, il gran numero di scienziati e di scrittori appartenuti ad essa. Nomineremo qui solo i più importanti: Gabriele Yasquez (f 1604), Nicola Orlandino (| 1606), Tommaso Sanchez (f 1610); Possevino (f 1611); Skarga (f 1612), Cristo-foro Clavio (f 1612), Francesco Suarez (f 1617), Lessio (f 1623), Becano (f 1624), Gretser, Tanner, Laymann e, superiore a tutti, Bellarmino. Anche la diffusione geografica dell’Ordine fu sorprendente. Secondo uno sguardo riassuntivo compiuto nel 1616, esso si era diffuso, nei sessantanni dalla morte del fondatore, quasi su tutta la superfìcie della terra. Esso contava 32 provincie: 5 tanto in Italia che in Francia, 4 in Spagna, 3 in Germania (la tedesca-superiore, la renana, l’austriaca), 2 in Fiandra, 1 per paese in Portogallo, Polonia, Lituania; alla provincia portoghese si univano altre 4: quelle di Goa, Malabar, Giappone, Brasile; così alla spa-gnuola altre 6: Sardegna, Perù, Paraguay, Nuova Granata, Messico, Filippine. In queste 32 provincie si contavano 23 case professe, 372 collegi, 41 noviziati, 123 residenze con un totale di 13.112 membri dell’Ordine.2 Apparisce chiaro senz’altro quanto poco significassero, in una schiera così numerosa, la trentina di scontenti dei quali tanto si discorre nella storia dell’Ordine sotto Aquaviva:3 essi poterono sollevare tanto scalpore solo perchè dietro loro c’era Filippo II con l’inquisizione spagnuola, e perchè le loro lagnanze e i memoriali incessanti fecero qualche impressione anche sui papi Sisto Y e Clemente Vili. La poca profondità del movimento spiega anche come questo potesse sparire nuovamente con tanta rapidità senza lasciar traccia. La quinta Congregazione generale dell’Ordine, sebbene promossa dagli scontenti, non rispose per nulla affatto alle loro aspettative, ma inflisse invece alla loro agitazione una ferita insanabile, soprattutto perchè trasse dietro di sè una nuova approvazione pontifìcia. La Congregazione pensava di ottenerla da Clemente Vili, ma fu Paolo V ad impartirla.4 « Quanto la Compagnia di Gesù», così comincia il suo Breve,5 «abbia fatto nella Chiesa 1 In quale altezza stimasse il valore dell’Aquaviva un nemico accanito ‘lei Gesuiti come il Sarpi, lo mostrano le sue espressioni in Castellani, Lettere 11, 37. 2 Iuvencius P. V 2, 351 s.; L. Carrez, Catalogi sociorum et officiorum provinciae Companiae Societatis Iesu ab a. 1616 ad a. 1773, IX (1692-1703); X (1703-1714); Châlons-sur-Marne 1911 1914. 3 Cfr. la presente opera vol. X 114 ss.; XI 441 ss. 1 Cfr. ibid. XI 446 ss. 5 Ibid. 449.