La Congiura è scoperta e mandata a vuoto. 421 rebbe pertanto che il papa prescrivesse più in particolare quel che si doveva fare o non fare, e desse forza al suo comando colla minaccia della scomunica e di altre pene. Si accenna nella lettera all’invio del Bainham a Boma. A causa della diffidenza, vi si dice, che è entrata in alcuni verso i sacerdoti e specialmente verso i Gesuiti, è stato detto a loro, per guadagnar tempo, di rivolgersi al papa. La partenza del Bainham ritardò fino a settembre, e i motivi del Garnet per una più rigorosa proibizione di agitazioni non apparvero a Boma determinanti. Ma egli non aveva neppure potuto far valere tutto quanto già sapeva sulla congiura. Il Catesby gli aveva offerto per due volte di porlo a conoscenza dei suoi piani; per due volte egli aveva rifiutato questa pericolosa consapevolezza. Finalmente egli apprese il segreto contro sua voglia e col suo più grande spavento. Otto nobili avevano concepito il piano di far saltare in aria, all’apertura del Parlamento il 5 novembre, il re e tutto il palazzo del Parlamento, di chiamare quindi il paese ad ima sollevazione generale e collocare sul trono uno dei figli del re sotto tutela. Il gesuita Greemvay aveva appreso tutto in confessione dal promotore e direttore della congiura, il Catesby, e con il permesso del Catesby, sempre sotto il suggello della confessione, ne aveva data comunicazione al suo superiore Garnet per averne il consiglio. Si può credere al Garnet quando dice che durante tutta la sua vita non era mai caduto in un turbamento più grande d’allora, e ch’egli passava le sue notti insonni.1 Si trattava infatti non solo di un delitto da frenetici, ma anche di una scervellatezza, la quale non poteva che avere sinistre conseguenze per i cattolici inglesi e specialmente per i Gesuiti; ed egli doveva star a vedere arrivare tutto questo disastro senza poter far la minima cosa per impedirlo, perchè secondo la dottrina cattolica il segreto sacramentale è definitivamente inviolabile ed esclude qualsiasi uso della comunicazione segreta che possa tornare in qualsiasi modo incomodo al penitente. Venne così il fatale 5 novembre, terribile non per il re ed il governo, ma per i cattolici. Già alla mattina presto si diffuse per la città la notizia spaventosa, che sotto la sala delle sedute del Parlamento, al pianterreno del palazzo parlamentare, si era trovata accumulata una quantità enorme di polvere da sparo: nella Dotte era stato colà preso un disperato, che voleva preparare tutto Per poter dar fuoco alla massa di polvere. Così all’ultimo momento la congiura veniva scoperta e mandata a vuoto. Orrore per 1 « Now I remained in the greatest perplexity that ever I was in my life, and could not sleepe nights.....Every day I did offer up all my devotionsjand 'lasses, that God.... would dispose all for the best.... » (Confessione dell’8 marzo 1605, loc. cit. 515).