40 Paolo V. 1605-1621. Capitolo II. suo palazzo; più tardi il numero fu elevato a tredici.1 Il papa spendeva annualmente somme notevoli per maritare fanciulle prive di mezzi, per bambini abbandonati e per aiutare poveri vergognosi con pane, vesti o danaro. Quando egli usciva - ciò ohe succedeva frequentemente - distribuiva a piene mani.2 Quale cura paterna egli avesse per i poveri della città, è mostrato anche dal fatto ch’egli si adoperò a procacciar loro la farina migliore a prezzo moderato.3 Fu anche premuroso per la liberazione di quegli infelici che cadevano in prigionia dei Turchi,4 come per un generoso appoggio di Greci bisognosi e di Inglesi, Scozzesi e Irlandesi cacciati dalla patria e rifugiatisi a Roma a cagione della loro fede.5 Regolari sussidi ricevettero inoltre i collegi esistenti in Roma e all’estero per la formazione del clero, i missionari, gli Ordini religiosi e diversi istituti di beneficenza della Città Eterna. Giovan Battista Costaguti, che fu maggiordomo dal 1618 al 1621, ha segnato i sussidi concessi da Paolo Y; ne risulta che questi spendeva per gli scopi menzionati 82.710 scudi all’anno.6 Si aggiungevano ancora soccorsi occasionali, distribuiti dal papa o dai suoi impiegati. Con essi le spese di beneficenza salirono in qualche anno a 120.000 scudi. Questa somma indicò lo stesso Paolo Y nel 1619 all’inviato imperiale.7 Le elemosine giunte a conoscenza del Costaguti salirono per tutto il tempo del pontificato a 1.300.000 scudi.8 A fine di aver sempre danaro per questi scopi di beneficenza, Paolo V teneva molto a limitare il più possibile le sue spese personali. Egli volle perciò vedere abbreviate le escursioni a Frascati, sua unica ricreazione. Da principio, anzi, pensò, per risparmio, a rinunciare del tutto a questo soggiorno in campagna,9 ma ciò non si potè effettuare per ragioni di salute. La stia costituzione fisica, e le fatiche impostegli dagli affari di governo, lo costringevano ad abbandonare più volte l’anno, per lo più in primavera e in autunno, l’aria greve, opprimente di Roma per la mon- 1 Vedi 1’* Avviso del 27 novembre 1610, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Bzovius, Vita Pernii V, c. 45. 3 Vedi 1’* Avviso del 29 dicembre 1607, Biblioteca Vaticana. Cfr. sotto cap. 3. 4 * Previa II 10, Archivio segreto pontificio. 5 Vedi Bzovius, Vita Pauli V, c. 46, i cui dati sono confermati dal maggiordomo di Paolo V, G. B. Costaguti (* Alcune attioni di Paolo V, c. 1, Archivio Costaguti in Roma); cfr. Appendice nn. 22-25. Vedi anche * Vat. 7956, p. 25, Biblioteca Vaticana. 6 Vedi nell’Appendice nn. 22-25 gli * Appunti del Costaguti. 7 Vedi la * Relazione di Max TrauttmansdorfE a Ferdinando II, in data 1619 ottobre 24, Archivio di Stato in Vienna. 8 Vedi in Appendice nn. 22-25, gli * appunti del Costaguti, loc. cit. 8 Così riferisce 1’* Avviso del 24 settembre 1605, Biblioteca Va-