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ne trac tanti giuochi, interrompe in sì diverse guise la naturale gravità de’solidi, e ne produce tante meraviglie ch’io non avrei mai creduto che <jue’meschini oggetti potessero piegarsi a un uso sì nobile e sì diverso. Il Bianco-Indiano accompagna inoltre i suoi giuochi di tal compostezza, disinvoltura e sicurtà, che mentre accrescono il loro pregio raddoppiano l’ammirazione io chi li contempla.
IX.
Teatro della Fenice. — Francesca di Rimisi,
  rOESIA DEL CAVALIER PaOLO PoLA, MUSICA DEI maestro Generali; col gran dallo Alessandro nelle Indie (*).
     Se mai, non già in grazia del bello stile, ina per l’importanza dell’ argomento, il nostro artìcolo teatrale della Fenice fu atteso con impazienza, ella è questa di certo la occasione. Quanti soggetti di bella curiosità! Quante varie, e diverse incertezze! Nuovo contratto, nuova pittura, nuova lumiera, nuovi cantanti, senza nulla dire delle solite novità del libretto, della musica, del ballo, delle scene; ecco una tela ben
      (*) Gazzetta del 29 decembre 1828.