I mirabili affreschi di Guido Reni. 655 poesia del Petrarca, il Trionfo di Amore e della Fama. Decorò le lunette Paolo Bril con pitture di paesaggio rappresentanti le Quattro Stagioni, e nel soffitto creò una decorazione piacevolissima: vi si vede un fìtto pergolato con animali di ogni specie, uccelli, farfalle, api, e pieni, allettanti grappoli. I putti incantevoli, che animano i tralci, sono di Guido Reni; essi mostrano tutta la grazia di questo maestro.1 Un altro casino, demolito per l’allargamento di via Nazionale, aveva un ciclo d’affreschi con quattro scene della favola di Amore e Psiche, eseguite dal Cigoli nell’anno della sua morte, 1613. Questi affreschi, a cui si riferiscono le parole della introduzione nella Psiche di Francesco Bracciolini, rivolte al Cigoli come all’ispiratore del poeta, furono trasportati nella Galleria capitolina, ove erroneamente passarono per lungo tempo come un lavoro di Annibaie Caracci.2 Gli affreschi erano solo una parte della decorazione fornita dal cardinale Scipione Borghese ai suoi palazzi: egli li corredò inoltre ricchissimamente di quadri di maestri antichi e nuovi, di statue antiche e moderne, di bronzi, arazzi, maioliche ed altre opere delle arti minori.3 Da lungo tempo Roma non aveva visto un mecenate di così fine intelligenza e di tanta liberalità come questo Nepote. Appassionato in ugual misura della musica 4 e delle arti del disegno, egli - alla pari del papa, che nel 1609 comperò la famosa collezione di statue dello scultore Tommaso della Porta 5 - fece raccolta con gusto finissimo e instancabilmente in tutta Italia, di opere d’arte, che gli affilavano da tutte le parti, sia come doni, sia come acquisti.6 Egli fece intraprendere scavi nella città e nei suoi dintorni. Da Parigi e da Bruxelles fece venire, coll’aiuto dei nunzi locali, parecchi arazzi preziosi,7 che erano considerati 1 Vedi Mater, Brill 46 s., 51 s.; Eisler, An unknown fresco-worlc by G. Beni nel Burlington Magazine VII (1905) 313 ss. 2 Vedi Baglione 154, A. Sacchetti Sassetti ne L'Arte XVI (1913) 307 s. In un’altra « loggietta nel giardino » Orazio Gentileschi dipinse le nove Muse; vedi Baglione 359. 3 Cfr. l'Avviso in Orbaan 244. 4 Cfr. Haberl, Jahrb. für Musik 1887, 72. Anche Paolo V amava assai la musica; vedi Orbaan, Documenti lui. 5 Cfr. 1’* atto di compera del 2 ottobre 1609, coll’elenco delle statue, in Borghese II 517, Archivio segreto pontificio. 6 Un * Breve (senza data) emesso a favore di Scipione Borghese contiene 1’« absolutio a censuris et poema incursis ob acquisitionem statuarum pretio-sarum et columnarum marmor. et operum divers, insig. tam sculpt. quam pictu-rar. ad ornamentum palatinorum et villarum suarum tam urbis quam extra cum facultate alias acquirendi absque licentiae requisitione ». Arra. 42, t. 57, p. 25 e 108, Archivio segreto pontificio. 7 Vedi Bentivoglio, Lettere I, passim. Cfr. Müntz, La tajnsserie en Italie I 38; Orbaan 203; Brom, Archivalia III 5; Mededeelingen v. h. Nederlandseh Hist. Institut, te Bome I (1921) 141 s., Ili (1923) 209 s., IV (1925) 137 s.