Opere di fortificazione militare ai confini dello Stato. 79 Prosinone e Anagni. Egli indicava come punto più debole il confine verso la Toscana, ragione per cui il papa doveva mantenere buone relazioni col granduca. Delle parti più lontane al nord van prese in considerazione, prima di ogni altra, Ferrara e Bologna. Per Bologna un buon principio era stato fatto da Pio V colla fortificazione di Castelfranco, mentre Clemente Vili aveva cominciato in Ferrara la costruzione di una cittadella.1 Questa opera venne condotta a termine da Paolo V,2 il quale inoltre assicurò le coste dello Stato pontificio contro i corsari turchi,3 specialmente con la costruzione di torri, e restaurò le fortificazioni di Ancona.4 Con questo egli credette di potersi contentare, tanto più che a Clemente Vili era riuscito in un mese di mettere in piedi un esercito di 22.000 uomini contro Ferrara -una realizzazione di cui, secondo il Botero, solo pochi principi in Europa sarebbero stati capaci.5 Ciò non ostante, quando nel 1606 scoppiò un conflitto serio con Venezia, questo numero si dimostrò così poco sufficiente come le disponibilità in danaro. Paolo V dovette istituire allora in Roma due arsenali e fondare una fabbrica d’armi in Tivoli.6 Sebbene la congregazione speciale per gli affari militari proseguisse ad esistere e si radunasse, dalla fine del 1609, ogni settimana,7 tuttavia non potè ovviare la decadenza militare. L’ambasciatore veneziano Mocenigo racconta nel 1612, che i 650 uomini di cavalleria leggera mantenuti prima 1 Botero, Relationi VI 32 s., 39 s. 2 V. Orbaan, Documenti 109, .111, 113 s., 119 s., 142 s. * « Minute di lettere scritte dal signor Mario Farnese, locotenente generale di S. Chiesa per servitio della fortezza di Ferrara dal 1608-1611», nel God. ital. 223 della Biblioteca nazionale di Monaco. La * Vita Pauli V compendio scripta (Barb. 2670 p. 8b, Biblioteca Vaticana) chiama la cittadella di Ferrara « opus sane amplum, sed in quo amplitudinem superat opportunitas ». 3 Cfr. gli * appunti di G. B. Costaguti, c. 3, Archivio Costaguti ■ n Roma. V. anche gli * Avvisi del 3 agosto 1611 (fortificazioni di Fiumicino) e 13 dicembre 1617 (fortificazioni delle coste di Romagna), Biblioteca Vaticana. Cfr. inoltre Bzovius c. 34; Studi e docum. XV 272; Fea, Considerazioni 167; Guglielmotti, Fortificazioni 431, 470, 483, 493. Botero (Relationi VI 41) propone la fondazione di un Ordine cavalleresco contro i pirati che dovrebbe avere la propria sede a Ponza. Sopra la flotta pontificia, che alla fine del 1609 venne affidata al comando di Francesco Centurione, v. le giunte al Guglielmotti del saggio dell’Orbaan nella rivista Roma IV (1926) 500 s. 4 Vedi gli * appunti del Costaguti c. 4, loc. cit. 5 Botero, Relationi VI 33. 6 Vedi gli * appunti del Costaguti, loc. cit., e i dati in Studi e docum. XIV 50. 7 Cfr. r* Avviso del 15 novembre 1611, Biblioteca Vaticana. I nomi dei membri della « Congregatione per la militia » negli * appunti del Costaguti, loc. cir. (v. Appendice nn. 22-25).