646 Paolo V. 1605-1621. Capitolo XI. sfcici suoi colleghi ad affrettare questa al possibile.1 La morte, avvenuta il 3 7 febbraio .1612, dell’Elettore di Colonia Ernesto fu assai rimpianta da Paolo V, perchè egli aveva riposto in lui grandi speranze per l’elezione imperiale.2 A metà di marzo l’elezione di Mattia era considerata nei circoli diplomatici come sicura.3 Il 4 maggio una nuova esortazione a sollecitare fu indirizzata all’Elettore di Magonza. ÌJ ella sua lettera di accompagnamento il nunzio Marra rilevava, quanto stesse a cuore al pontefice una elezione immediata e l’elevazione di un candidato che desse ogni cura all’onore dell’impero ed alla protezione della religione.4 In questa lettera viene anche espressa là preoccupazione, che gli Elettori protestanti, come già nell’elezione di Rodolfo II, tentassero una modificazione della formula di giuramento tradizionale, ove essa designava il papa quale tutore degli imperatori romani. In una lettera ulteriore dell’l giugno 1612, l’Elettore di Magonza viene incaricato di ottenere dal nuovo imperatore, che questi abroghi tutte le ordinanze promulgate a danno della causa cattolica.5 Speranze di simil genere non avevano alcun fondamento, poiché l’elezione di Mattia avvenuta il 13 giugno 1612 si effettuò grazie a un compromesso fra le parti cattolica e protestante. La decisione seguì col passaggio della Sassonia alla parte di Mattia, avvenuto alla fine con gioia di quei dell’Unione e sorpresa degli Elettori ecclesiastici; a questi pertanto non rimase che aderire alla maggioranza.6 Era quindi una semplice frase officiosa, se essi dissero nella loro lettera al papa, che solo l’influenza di S. Santità aveva potuto determinarli all’elezione di Mattia.7 Esatto era l’accenno 1 Vedi Chroust X 352 s. Il nunzio « vescovo di Vigiliae » non spiegato dal Chroust è Antonio Albergati, dal 1609 vescovo di Bisceglie « Vigilia ». 2 Vedi il * dispaccio di Tommaso Contarmi, in data 1612 marzo 3, in Cl. VII Cod. MXIII della Biblioteca Marciana di Venezia. 3 Vedi la * lettera di Msgr. Aurelio Recordati, in data Roma 1612 marzo 14, Archivio Gonzaga in Mantova. 4 Vedi Chroust X 500 s. 5 Vedi ivi 513 s. 6 Vedi Wilz loc. cit. 91 s. 7 II testo della lettera degli Elettori ecclesiastici, redatta subito dopo l’elezione, è pubblicato su la minuta dell’A rchivio di Stato di Vienna dal Chroust X 544 s., a cui è sfuggito cbe il documento era stato dato già in traduzione tedesca dallo Schmid nello Eìsi. Jahrb. VI 195 s. secondo il Cod. 851 p. 65 s. della Biblioteca Corsini in Roma.I desideri degli Elettori, al cui accoglimento il papa avrebbe dovuto indurre il neoeletto, erano i seguenti: 1° innanzi tutto devono essere restituiti per sua autorità i beni ecclesiastici usurpati dagli avversari del cattolicismo; 2° l’imperatore non deve prendere per suo conto, nè permettere ed appiovare alcuna decisione, che possa offendere in qualsiasi modo la religione cattolica e i diritti, statuti, consuetudini, beni ed entrate della Chiesa; 3° egli deve levoeare in un documento autentico eventuali promesse contro la ieligior.e cattolica e le singole chiese, che avesse fatto agli avversari volontariamente o costretto; 4° entro un