203 La natura del suolo vi è maravigliosamente lieta e felice: a petto di questa la feracil.'i deU’Egitto è un nonnulla, una inezia : la terra è buona a tutti i prodotti dell’universo, tutti vi allignan del pari. Quivi si trovano quei famosi cavalli, clic volano al pari del vento, e quelle annose querce, che estendono i loro rami infino alle nubi. Quivi i ruscelli susurrano a tempo, c con note di musica, e volgono acque di cristallo e di argento. Le messi son d’oro, e 1’ alba col dito di rose sparge i fiori di stille d’ambrosia. In questa beata regione, siccome è tra noi degli animali, anche le montagne fecondano, e quinci partoriscono tesori: se nonché questo non dee punto recar meraviglia in un paese, dove anche le montagne hanno e ciglio e braccia e spalle e viscere e piedi. Una gran parte però delle ricchezze, che felicitano questo paese dove la povertà è a tutti ignota e sconosciuta, credo che le ritraggano e deducano dal regno limitrofo del levante (laFantasia). Se non che, per una strana condizione di questi luoghi, gl’indigeni prodotti non pare che abbiano molto consumo e valore al di fuori, e gli abitanti a casa loro ricchi, sono per ordinario, nell’esterno, le pii' povere genti del inondo. Ilo già conosciuto un gran potente di questi Stati il quale con tutte le immense ricchezze che quivi teneva, non potè