i Romauov sul trono di Russia. - La Polonia. 495 prelevare sussidi dal clero polacco fu rinnovato il 4 maggio 1613 e ancora il 1 marzo 1614.1 Tuttavia fra Paolo V e Sigismondo III si formò una tensione sensibile, perchè il papa si rifiutò costante-mente di conferire il cappello rosso al Rangoni, secondo il pressante desiderio del re polacco. Durante le lotte contro i Polacchi s’iniziò in Russia il dominio di una nuova dinastia. Il manifesto che nel 1613 annunciava al popolo l’elevazione al trono di Michele Romanov, figlio di un nepote di Anastasia, la moglie di Ivan IV, esprimeva indignazione e disprezzo per tutti i Latini.2 Sebbene il nuovo sovrano dovesse comprar la pace, come nel 1617 dalla Svezia, così un anno dopo dalla Polonia mediante cessioni di territorio, tuttavia il tentativo di Sigismondo III di far della Russia una provincia polacca fallì, alla pari dei suoi sforzi per rientrare in possesso del suo regno ereditario di Svezia.3 La storiografia russa esalta il mantenimento dell’indipendenza nazionale. Ciò è comprensibile e giustificato. Altrimenti stanno le cose riguardo alla prosecuzione della separazione che i Romanov mantennero per trecento anni con i mezzi più riprovevoli. Uno sguardo al disfacimento attuale dell’impero gigantesco fornisce la risposta al quesito, se sia stata una fortuna o una disgrazia per la prosperità del popolo russo Tessergli stato impedito il congiungimento, cui il papa mirava, con le vivificanti forze spirituali della Chiesa cattolica. O Al tempo dei torbidi russi anche in Polonia erano sorte agitazioni serie che dapprincipio minacciavano di sconvolgere il proseguimento della restaurazione cattolica. Già il matrimonio, avvenuto nel 1605, contro la volontà della Dieta, di Sigismondo III con la sorella della sua defunta prima moglie Costanza, degli Asburgo di Stiria, aveva suscitato un grande malcontento in tutti gli elementi contrari all’Austria. Una parte 1 Vedi Bull. XII 169 s., 210 s„ 256 s. 2 Vedi Brückner, Gesch. Russlands I, Gotha 1896, 550 s. 3 Cfr. Drgysen, Gustav Adolf I, Lipsia 1869, 92 s. Cfr. ivi 95 sopra i partigiani cattolici di Sigismondo in Svezia. Due alunni del collegio Germanico furono giustiziati crudelmente ancora da Carlo IX, per pretesa corrispondenza (,«n la Polonia; vedi II ist. Arkisto XI, Helsinginä 1891, 220. Anche sotto il successore di Carlo IX, Gustavo Adolfo, ebbero luogo esecuzioni di cattolici cfr. Gfrörer, Gustav Adolf 158; Cornelius, Gesch. der schwedischen Kirche na~h der Reformation, Upsala 1886). Giovanni Messenio, lo storico rinomato,