L'imperatore Mattia promuove il cattolicismo in Boemia. 585 4. Mentre il Governo dell’imperatore Mattia si mostrava disposto nell’impero a larghe concessioni in favore dei protestanti, in Boemia esso cercava di proteggere l’antica Chiesa contro i progressi dei novatori religiosi. Nelle contese per l’interpretazione della Lettera di Maestà e per il compromesso del 1609, il governo si oppose ai protestanti, e promosse, lentamente ma conseguentemente, la riforma e restaurazione cattolica,1 per cui si adoperarono con zelo grandissimo specialmente l’ottimo vescovo di Praga Giovanni Lohelio,2 il preposto di Leitmeritz Giovanni Sisto principalmente che Monsignore rappresenti alla Santità Sua per particolare consolatione lo stato buono de’ prelati et clero di Germania, il quale è molto diverso da quello, che altre volte fu osservato nella dieta di Augusta et nell’altra di Ratisbona, poiché, non solo nell’habito esteriore, ma nell’interiore ancora si è visto un grande acquisto in pochi anni, havendo i prelati celebrato spessissimo et comunicate le famiglie loro con molta edifìcatione di tutti. Onde in così buona congiuntura non si stima difficile il ridurli ad una riforma et disporli alle visite et alle funtioni sinodali, si come alcuni di loro, coi quali n’ha trattato il cardinale Legato, se ne sono mostrati desiderosi. Et quando si risolvesse Sua Beat.ne a così sant’opera, bisogneria pensare a deputare persona intelligente et destra et che habbia qualche cognitione delle cose di Germania et passar in oltre offitio con Sua Maestà Cesarea che volesse farvi assistere commissarii delle medesime conditioni, et se cadesse l’elettione in persona ecclesiastica, si potrebbe sperare maggiore satisfattione et frutto. Di Trento li 6 di novembre 1613 » in Borghese I 115-116 p. 9b. A r c h i v i o segreto pontificio. 1 Cfr. per quanto segue Gindely I 59 s., 124 s., 237 s.; Ki,opp I 246 s.; Huber V 54 s., 84 s., 101 s.; Ritter II 393 s., 453 s. Sulla questione di diritto, oltre la nota del Ritter in Peuschs Theol. Literaturblatt 1870, 865, vedi anche Swoboda, Die Kirchenschliessung zu Klostergrab und, Braunau, nella Innsbr. Zeitschr. f. hath. Theol. X 396 s.; Duhr, Jesuitenfabeln4 167 s.; Knoll nelle Mitteil, des Vereins f. Gesch. der Deutschen in Böhmen XLV (1907) 48 s. Lo svolgimento effettivo degli avvenimenti è esposto ottimamente, con utilizzazione di documenti d’archivio, da L. Wintera, Gesch. der protest. Bewegung in Braunau, Praga 1894( estratto dalle Mitteil, des Vereins f. Gesch. der Deutschen in Böhmen XXXI e XXXII), e Braunau und der Dreissigjährige K rieg2, Warnsdorf 1905. L’opinione qui confutata è l’asserzione spesso fatta della chiusura della chiesa protestante in Braunau, che avrebbe dato l’occasione immediata per lo scoppio della guerra dei Trenta anni. Il Wintera dimostra inoppugnabilmente, che l’asserzione, ripetuta dallo stesso Gin del y (I 75), è insostenibile, perchè la chiesa protestante di Braunau non fu chiusa nè nel 1614, nè nel 1618, mentre la sjjesso nominata chiesa protestante di Klostergrab fu atterrata dai protestanti stessi. 2 Cfr. Frind, Gesch. der Bischöfe u. Erzbischöfe von Prag 200 s.; Gindely, Gegenreformation in Böhmen 86; Schmidlin, Zustände 159 s. Cfr. ivi 178 s. sulla fortunata attività restauratrice del vescovo di Olmiitz, card. Dietrich- stein, lodato ripetutamente da Paolo V.