66 Paolo V. 1605-1621. Capitolo III. tosto con un rigore ferreo. Il Giustiniani si attaccava tanto più tenacemente alle sue ordinanze in quanto conosceva il detto che a Bologna una ordinanza era solita ad essere osservata un mese meno ventinove giorni. Sulla esecuzione dei suoi ordini egli s’informava personalmente; si raccontava di lui, che si fosse travestito più volte per conoscere pienamente la verità.1 Nonostante il pessimo stato di cose da lui trovato, il Giustiniani riuscì a ristabilire l’ordine. Qualche volta il suo rigore andò troppo oltre; e da questo dipese il suo richiamo avvenuto nell’estate del 1611.2 Gli successe il nunzio di Francia, Maffeo Barberini.3 Questo eccellentissimo uomo nei suoi tre anni di ufficio provvide assai bene alle condizioni economiche della città, riformò la moneta, regolò questioni di confine col duca di Modena e preservò da torbidi il territorio della sua legazione durante la guerra fra la Savoia e Mantova.4 Paolo Y conferì nel 1605 una più estesa giurisdizione alla « Congregazione del buon governo » istituita da Clemente YIII per gli affari economici dello Stato Pontificio.5 La Congregazione spiegò un’attività segnalata per l’estinzione dei debiti dei comuni. Questi debiti, che al principio del Pontificato di Paolo V sommavano a 1.745.600 scudi, furono diminuiti di 445.600.® Alla estinzione dei debiti della città di Roma servì una tassa di macellazione ed una riduzione dell’interesse dei 1 Vedi * Relazione sopra la legazione e governo del ili. card. Benedetto Giustiniano 1606-1611 nel Cod. K. II 21 della Biblioteca Comu-n al e, di Bologna e L. Prati nel Giorn. Ligustico XIV (1887) 112 s. Cfr. anche Cìaconius IV 169. 2 Vedi L. Fkati loc. cit., 120 s. 3 Vedi * Acta consist. al 31 agosto 1611, Biblioteca Vaticana. 4 V. A. Nicoletti, * Vita di Urbano Vili, t. I, 1. 2, c. 6-12, Barb. 4730 pp. 395-530, Biblioteca Vaticana. Cfr. ivi 5105 Relatione di Bologna sotto la legatione dell’ill. S. card. Barberini, dove è specialmente esaltata l’accortezza del Barberini; 5660 * Emolumento del sig. card. M. Barberini nella legatione , di Bologna; 4148 p. 117 s. * Sulle zecche d’Italia con un discorso, editti e lettere sull’abolizione dei Sesini, moneta ch’era in corso nelle provincie di Bologna, Ferrara e Romagna, l’anno 1612 ». Successore di M. Barberini nella legazione di Bologna divenne nell’agosto del 1614 il card. Capponi; vedi Studi e docum. XV 279. Cfr. * Interessi della legazione di Bologna esposti alla corte di Roma 1609-1615 » nel Cod. E 54 dell’A r c li i-vio Boncompagni in Ro ma. 5 Vedi Bull. XI 451 s. Cfr. Collez. d. disposizioni su li censimenti dello Stato pontificio I, Roma 1845, 116 ss.; Gli Archivi Italiani VI (1919), 200. , 6 Vedi il prospetto del 1611: * Effetti della bolla «de bono regimine». Orig: nell’A re bivio Costaguti in Roma. Ciri ivi anche gli * ap‘