a86 la cortesia di cui ci vantiamo passandoli per ora sotto silenzio. IV. Teatro di s. Benedetto. — Pietro il Grande, OTEBA BUFFA DEL SIGNOR MAESTBO DoNIZETTI. Lo spettacolo ha d’uopo d’indulgenza, e di giustificazione. Questo principio, è abbastanza chiaro, ed esprimente perchè si conosca che lo spartito non ebbe quel felice successo, che noi avremmo desiderato. La compagnia fu raccolta all’infletta, si potrebbe dire improvvisata, quindi si compone dei più diversi elementi. Nulladi-mcno vi brillano in mezzo due stelle, tali per avventura che con altro spartito certo rischiareranno quel cielo, che ora venne oscurato da questa infelice comparsa di Pietro il Grande del maestro Donizetti. La Rubini prima donna soprano, e l’Incilindi buffo cantante uniscono in loro tutte le qualità dei grandi cantanti, e furono già applauditissimi in altri teatri. Bella voce, modulazione, estensione di note, tutti questi pregi sono loro comuni; se non che alla Rubini fe torto la poca, e insignificante parte, eh’ ella sostiene nel presente libretto, cd all’Inchinili l’unione ad altri artisti d’un merito molto inferiore, e la