8? si fece notte, la brigata si raccolse in casa, e quivi ogni sera assumeva un aspetto diverso: imperciocché ora faceva ritratto d’ un lieto Deca-mcrone, ove più Filostrati e nessuna Fiammetta passavano le ore novellando ; ora mutavasi iu sessione accademica, quando tra nembo e nembo delle lor pipe si alzavano mille quistioni diverse, che terminavano poi tutte col render rauca più d’una gola; talvolta vi si poetava all’improvviso; tal altra si mettevano a sacco ed a ruba i campi dell’opera della stagione e se ne facevano bellissimi cori : oggi rendeva l’immagine d’un campo di battaglia e tutti i tavolieri sfa-villavan di spade e di bastoni del tresette e dell’ombre, che poi il domani prestavansi al più mite uffizio d’una pacifica cena. In simil guisa lunge da ogni rumore e da ogni burbanza, in seno dell’ amicizia e della buona armonia quivi lietamente si passavan le o-re. Io pure fui presto accettato nel loro numero, nè altrove ho goduto più felici momenti. Io era il Nestore di quella lieta generazione, e confesso che se nulla avesse potuto non che spegnere, raffreddar solo la mia smania di veder nuovi volti e d’udir nuovi accenti, certo a questo luogo soltanto avrei arrestato i miei passi per sempre.