354 tu della Carradori è un metodo di canto sensatissimo, una bellissima scuola. La sua voce è soave ed ella sa filarla peritamente ; tocca con ferma intonazione gli acuti, e schiude con parsimonia un trillo forte e sicuro, che diletta e non istanca. Come nel canto, non diremo che valga nell’azione; ella pecca un cotal poco nel freddo, e ci vorrebbe anche un po’più di forza. Maforseche non le noccia ancora il timore d’un pubblico per lei nuovo, e crediamo ciò tanto più volentieri che alla seconda rappresentazione meritò molti applausi, anche nel minore del rondò del secondo atto, laddove avea forse trovato uno scoglio la sera innanzi. Unita nel duetto alla Grisi, ella partecipa per giusta metà agli applausi tributati loro dal pubblico. Quanto al Buonfigli saremo piuttosto storici imparziali clic giudici. Chi trova nel suo canto qualche cosa di simile al Tacchinardi ; chi lo vuole assomigli'"'' re piuttosto al Davide figlio : piace generalmente la voce, ma si trova troppo fiorita la scuola; taluno indiscreto domanderebbe eziandio un’a-zion più composta, miglior grazia nel porgere; tutti per altro si accordano nel concedergli molt’ingegno e molt’ arte; e maggiormente favorito dallo spartito, ei farà ben altra comparsa. Il Pellegrini non ha gran corpo di voce, mi ben è fornito di molta perìzia e formato a buo*