i43 ponte siffatto, per cui non è genere di banditori, di venditori, di virtuosi d’organetti e di canti, che non passino; senza contare tre, o quattro di quegli infaticabili promulgatoli della buona qualità della lor merce, che si rompono a gridare dinanzi a un corbello di poche pere, o ad una tavola di zucca, con altri che di tempo in tempo vengono in sul ripiano a sostarsi e mettere in lena. Oltre a ciò alle mie cotidiane occupazioni prendono parie costante dall’ un lato il conversar frequente o il canto di dieci in dodici buone femminelle dalla loro finestra, e il rombazzo il frastuono di sette in otto iiglioletti, d’ uno dei qual: specialmente non so quanto non mi debba lodare; dall’altro l'arguto martello, anzi gli arguti martelli d’un maestro fabbro-ferraio e gli studii indefessi d’un discente di clarinetto, vero esempio di diligenza ed assiduità, il quale per due o tre ore mi va confortando con le belle arie del Marlborough s’eri va-l-en guerre —Nc la stagion dei bocoli, ed è ora anche in sull’ imparare l’impareggiabile Di quelle trombe al suo-«Ojche mi fasaltarc di gioia. Inquesta beata solitudine io m’era dunque messo al lavoro, quando un gran cólpo, come d’ uno sbatacchiamen-to contro un palco o un assito, seguitato da un secondo, da un terzo, mi rompe in capo ogni idea e mi fa balzar dalla sedia. Una buona fe-