\f\1 e per domani non abbiamo Appendice.—Diamine, che abbia fallo così male i miei computi ! E’ mi pareva pure che ne aveste due ancora. — Ev’ erano ; ma per tale, e tale ragione, e me 1’ adduccva, ne siamo a un tratto rimasti senza. —■ Ah ben mi dispiace ! Almeno me ne aveste avvertito in tempo ; ma così come 5’ ha fare ? mi duole il capo, che posso appena aprir gli occhi. —• V. S. scusi, ma questa non è buona ragione. Domani è vigilia di festa; la gazzetta vive forse ventiquattro ore di più, e per quanto il capo le sappia dolere gli associati debbono avere il lor giusto. Che non può ella frugare in quelle note non edite del suo Viaggiatore?— Eh ! caro Iacopo, se sapeste che razza di note son quelle ! basta, lasciatemi ; qualche cose uè caverò. In questo usciva il buon uomo, ed io rimaneva con quella spina nel cuore, pensando alla felicità di coloro che scrivono solamente quando nc han voglia, e di quegli altri che possono indugiare i lor fatti, quando lor soprarriva il male di capo, con cui talora si acconciano tante faccende. Il mio studio, voglio dir quella stanza in cui veggo scorrere felicemente tutti i mici giorni a compilar fogli e a schiccherar scartabelli, è tale che da una parte è una piccola calle di poco o veruu passaggio; dall’altra per via di certa saletLa,la strada comune con un