»4‘ in capo o un desiderio in cuore, che i falli non mi rispondano tutto il contrario. Questo è un mio particolare destino, al quale, sia detto con tutta umiltà di cuore, fui sempre soggetto, fin da quando diceva mamma e babbo. Mi proporrò, poni caso, di far una gita ai Giardini ; sarò pronto, in assetto, con un piè nella gondola, ed ecco il cie- lo si annera, incomincia il vento o la pioggia, ovvero mi vien per le scale incontrato un amico, il portatore delle lettere, dei fogli, che so io? tanto che mi è forza mutare proponimento, e la gita ai Giardini si termina in una buona passeggiata per la mia stanza neU’amena lettura delle gazzette. Cel homnie ri est pas heureux, disse un celebre capitauo alla disfatta d’ un suo generale; e questa ragione gli parve buona abbastanza per lorgli il comando, con tutto che quegli avesse fatto prodezze di valore. Se tutto il mondo avesse a regolarsi a quel modo, io penso che fossi posto dalla gente in un generale interdetto, e mi nasce anzi il sospetto se non avessi in buona coscienza a ritrarmi, siccome Filot-tete, in un antro o in qualche isola disabitata. Io era volto appunto su questi pensieri, non senza un grande perchè, quando si bussa alla porta. Era il signor Iacopo, il proto della stamperia. — Signore, quegl’ incomincia, abbiani dato fondo a tutte le nostre letterarie ricchezze,