I 32 siccome cotesti era il più cortese e serviziatofante del mondo, così l’altro ne aveva acquistato un certo uso, certo alto dominio die del continuo obbligavalo ad un gratuito servigio, ad un perenne tributo di consigli, d’informazioni e di aiuti, che gli rubavano tutto il suo tempo. Ora quel galantuomo, o vogliasi per un supposto quel letterato, palesò un giorno allo stampatore il pensiero, da cui era da parecchi dì tormentato, di scrivere non so qual guazzabuglio storico-geografieo-statistico ; 1’ idea piacque forte a costui, ond'egli prese a raffermare la sua dubbiezza, assunse 1’ impresa della stampa sopra di sè, e lo confortava a scrivere, e ad affrettarsi per non esserne antivenuto. E così fu. Quegli scrive, e presto il lavoro è compiuto. Ma il buon uomo, il quale, sia detto tra parentesi, parrebbe nato piuttosto per un altro mondo, così poco Ita imparato fiuora a vivere in questo, per una certa sua dilicatezza, e per non far torto all’ a-mico, nou avea voluto fermar prima nessun patto con esso ; quindi ne avvenne che 1’ altro, a cui certo 1’ amicizia non faceva gran velo agli occhi, trovata soverchia T inchiesta, con tutto che per il fatto fosse sì misurata e discreta, che con meno non si sarebbe noleggiata 1’ opera di un facchino, o,Dio mi perdoni, d’un asino, non si fece nessuna coscienza di rimandargli senza