non ne resterebbe si di leggieri capace, e vorrebbe anzi tacciarvi di bugia, che darvi credenza. E di vero e’non potrebbe essere altro che la moda, la quale ne rendesse veramente ciechi su tanta difformità. La poverina che ha la sventura di sentir un poco del zoppo adopera tutta sua arte per tenerla nascosta alle genti ; mirate sue astuzie 1 vedete siccom’ella s’ affatica, e s’atteggia: con quanta sottigliezza, e leggiadria accompagna coll’atto del corpo il mal vezzo delle ginocchia, come or s'appoggia in sul suo cavaliere, or si gira da un lato, or si volge in sull’altro, tanto ch’ella giunge quasi a dar aria di grazia all’incomposto suo movimento. Mu perchè non pone colei egual cura a nascondere quelle lenii malvage che le pendon dal collo, o perchè vuol ella ancora mostrarne ch’è losca? Perché tanto studio di velare l’un male, e l’altro ostentarlo nella faccia degli uomini? D’onde viene, che d’uno vi vergogniate e dell’ altro vi stimiate quasi beato? Forse che più bella parte del corpo sono le polpe, e non gli occhi? i quali sogliono essere, per esprimermi col poeta, i testiinonii dell’alma, e tali anzi che, come scrisse quell’ Inglese (*), il parlare con tutta la sua infinita varietà non offre niente che (*) Language in all ils infinite variety ujjoids no-iliing so ex/nessivc as a look.