>49 he intere ancora ed avvivate da migliaia di persone vestite di nervi e di polsi, mi parvero ben valere quattro logore colonne del Partenone e perfino la tomba di Necao, quand’ anche avessi avuto la buona sorte di cogliervi sul fatto la sua reale Maestà, un po’ in vero affumicata da una dimora di tre oquattromil’ anni.—Visitai sovente l’antica terra dei Dogi; la patria di Enrico Dandolo, dei Zeno, dei Pisani, deiMorosini mi parve meritare la mia attenzione per lo meno altrettanto che quella degli Orazii, dei Bruti, degli Scipioni; e come il Iìyron (mi si perdoni la difformità del confronto) godeva allacciarsi ai buchi del ponte dei Sospiri, Li-a il carcere e la reggia, per contemplare di là in un’occhiata tutta Venezia, cosa la quale aveva per altro le sue buone difficoltà, io mi arrestai sovente nel bel mezzo di quello di Rialto per ¡studiare i costumi e la forza dei polmoni e della eloquenza di quella buona popolazione di rivenduglioli, che hanno ivi pei gradini i lor fondachetti. Ognuno ha suoi gusti, nulla di più lecito ; e questo mio ghiribizzo, mi sarà tanto più di leggier condonato, ove si faccia attenzione che v’hanno anche persone di così salda e robusta tempera di udito, che non temono di abitare le case che stanno in quel sito; e che prendono perciò parte tutto l’anno a quella cara armonia, la quale,