164 un dì c i poveri Magi cominciano a sentirne già il peso, onde non dee recar maraviglia se sono così tremebondi della persona, come si vede, e se il braccio che a slento si leva non arriva a toccar più la corona, la quale nuli’ostante per antico uso obbedisce già di proprio suo moto e da sè si solleva quand’essi tentennandosi piegano. Quello di mezzo, appunto il signor Melchiorre, io credo, è ancora in peggiori termini di salute degli altri, o che sia stato sempre di tempera meno salda, o che il caso di parlasia sia in lui molto più grave. Ed è anche a dirsi eh’ eglino non han curato mai certe comodità o preso nei loro viaggi verun consiglio dal tempo. Sono per lo contrario d’un coraggio e d’una puntualità senza pari, nè per cosa al mondo ingannerebbero l’aspettazion della gente: gli ho veduti andare con tempi sì fatti che ne volavano gli embrici ed i camini. Immaginatevi ora quante generazioni sotto di loro compieronsi, e quante nuove cose essi videro ! Le nuove Procuratie sono sorte, la chiesa di s. Geminiano è caduta sotto a’lor occhi; ei sopravvissero al primo angelo del campanile e videro chiudersi per sempre fino all’ultimo di quegli enormi ombrelloni, sotto a’quali, un poJ al caldo, un po’ all’ umido, gli Armeni tacevano da tempi immemorabili bottega fra gli stendardi ! Per questo rispetto chi è