a83 rivale, la cerimonia è interrotta dall’ allarme squillato intorno dalle trombe, che annunziano una nuova irruzione dei Romani chiamati dai maneggi di Farnace, che viene tosto scoperto e arrestato. E così termina l’atto primo. Ma per non andar troppo a dilungo, Mitridnte nel secondo strappa dal labbro a Yonima la confessione del secreto amore di lei, e pensa a punirla; se non che il prode Ziffare, com’era dovere, combattendo e fugando i nemici, acquista meriti tali appresso il cuore del padre, che questi meglio pensando a’casi suoi, rinunzia al figlio la propria sposa, e con questo paio di nozze allegramente termina il melodramma del Rossi. La piccol’ aura di favore onde fu lieto questo primo spartito, non avendo posto in tutto il loro splendore gli attori, noi ci dispensiamo di parlarne per ora, riserbandoci di farlo quando un più prospero evento ce ne offrirà migliore occasione: solo diremo che la Tosi nella parte di Vonima e la Cecconi in quella di Ziffare, benché nuove affatto per queste scene, furono accolte nel loro apparire dalle più cortesi dimostrazioni di un pubblico animatore; e che il Crivelli apparve di nuovo qual signore del campo, sotto le vesti di Mitridate, a misurar quella scena che par quasi angusta alla grandezza de’pas-si suoi.