178 rore di elogii, in una sì grande tempesta di necrologie la signora Gulnara Mustafà Effendi, quell’ aurea donna, la mia testatrice, debba passare all’ altro mondo contenta del semplice onore di quella lista dei morti ch’ella stampa nella Gazzetta per tutti? No, dica il pubblico quello che vuole, la necrologia ci ha da essere : essa è ora uno degli estremi ufficii i più indispensabili : e le prudenti persone ad esserne affatto tranquille avranno da qui innanzi a prepararsela al pari del testamento. Gio. (guardando l’ orologio) Ahimè! son già le cinque, questa mignatta non mi lascerà così presto. Sbrighiamocene. For. ( Ei pensa. Le mie ragioni 1’ hanno convinto ). Gio. Aspetti : ne consulteremo il signor Iacopo ( suona il campanello ). For. Il signor Iacopo ? Chi è questi ? Gio. Come? non conosce il signor Iacopo, il proto della stamperia? For. Che ? farebbe ella scrivere le necrologie dal suo proto ? Gio. Si sorprende ? La non conosce il signor Iacopo; non dirò che ne sappia più del compilatore, perchè in tal caso ne saprebbe più di me, e certe modeste confessioni non si fan-