25l ne e delle correzioni si rovesciò in ultimo termine sulle spalle d’ una sola e medesima persona, che unica forse, potè reggerlo per mesi parecchi senza rimaner sopraffatta. E di vero rian- I dando i primi volumi troveremmo che dei molti articoli corretti ed aggiunti, i più, per non dir tutti, sono segnati colle iniziali S. C—i, traduttore ad un tempo dell’opera, coadiuvato unicamente per ciò che tiene alle italiane traduzioni dei classici, dalla pregiata opera di Bartolommeo Gamba, nome caro alle lettere ed alla italiana bibliografia, il quale tali aggiunte va tuttavia seguitando. Di quale e quanta importanza fossero poi le cosi fatte correzioni ed aggiunte, e com’elle avessero cresciuto peso e valore all’ opera tutta, possono per le une far fede gli articoli di Acosta, Adler, Alciati, Aldovrandi, Alfieri, An-dres, Arteaga, Baffo, Bally, Bandini, e per le altre, quelli di Abdel-Azyz, Amoretti, Appiani, Barrai, Bertholet, Dandolo (Vincenzo), Emo, ec. Nei ristretti limiti a noi concessi in queste pagine non è del nostro proposito l’entrare a parte a parte nell’esame del libro. In generale ogni articolo del signor S. C—i si può chiamare un grand’ atto di giustizia renduta all’ Italia. La sua penna è come la spada del guerriero, che non esce della vagina se non per difendere l’onore o vendicare le offese della patria. Il signor