34f) zione, ma cbe si distingue per gran sicurezza il'intonazione e per una certa facilità e pieglie-volezza di voce, non fu udita forse altrove con più bella riuscita che in questa parte della contessa. Invero non sapremmo notar cosa, in cui ella peccasse, e se ne dee dire ogni bene. Il te-nor Rossi, su cui si appoggia la parte principale dello spartito fu pure con piacere ed applausi sentito; e s’ ei non può far pompa di gran dovizie di scienza, possiede almeno una chiara e nitida voce, qualità che manca forse a qualche tenore di lui più possente. Nomineremo pure a cagion d’onore il Dossi basso, che tiene un perfetto accordo con gli altri, e la Leroche che piegandosi ad una parte a lei tanto inferiore la rese bella e importante al pari delle altre e contribuì non poco al lieto successo dello spettacolo. Ma se a noi, chc non siamo poi di sì dura e difficile pasta da non contentarci anche d’una onesta mediocrità, lo spettacolo in s. Gio. Crisostomo è parato abbastanza degno di lode, quello di s. Benedetto è tale in effetto, che il più maligno e indiscreto spettatore non saprebbe chc cosa desiderare di meglio. Da lunghi anni Venezia non vide sulle sue scene una compagnia così bene assortita, e commedie più acconciamente rappresentate. Noi troviamo nel suo complesso gran maestria negli attori, una ma- L' App., Vol. /. ao