1 ‘9 Gio. Di grazia, la non si curi della mia opinione; non le faccia specie questo posto di Ra-damanto teatrale ch’io occupo: io sono un certo giudice corrivo e civile ... Viir. Come, come! sarebbe ella pure nel numero di coloro che non hanno saputo valutare il mio canto? Ah! in tal caso la mia sfortuna sarebbe al colmo. Per carità, signore, prima di scrivere, ella consideri ch’io son noto, son conosciuto; io piacqui, feci furore a Fuligno, a Fermo, a Narni, a Nocera: eccole fogli, gazzette, il Censore, il Corriere; oltre a ciò son padre; ho moglie, figli, sorelle; uu suo articolo può decapitarmi, rumarmi, tormi il pane, l’onore, la vita ... Gio. Per l’amore del Cielo, non son già un assassino! EH’ha tropp’alta opinione di questo straccio di penna, nè credo per niente ch’es-sJabbia quel mostruoso poter ch’ella s’immagina. Ad ogni modo si calmi: io non voglio la morte di alcuno. Ma Dio buono ! (a mezzo fiato e scotendo il capo) questo falsare l’opinione del pubblico ... y ir. 11 pubblico? Il pubblico m’ha picchiato al rondò. Non ha sentito quel minore (cauta a mezza voce il motivo senza le parole) e le trombe rispondono (imita il suono delle trom-l>e) 11 pubblico m’ha anzi applaudito.