64 Già le sette barchette eran trascorse e il gran ponte ne toglieva la vista agli eccelsi spettatori, che stavano in qualche distanza da quello. 11 passo lasciato libero da quelle si empieva all’ istante di barche ; il doppio lido sparve, e un bruno ammanto ricoperse di nuovo il lucido specchio dell’ acque. I nostri giovani sollaz-zieri col loro scenico arnese, i varii colori delle vesti delle signore dentro alle scoperte lor gondole, i veli, le piume, le sete delle variopinte bissone, vagamente variavano quel quadro grandioso; e in meno che noi dico, per lungo tratto di sotto alle finestre dell’ eccelso corteggio dal-1’una all’altra riva non era più che un gran ponte, una subita alluvione di popolo che faceva singolare contrasto con 1’ altra metà del canale che doveva esser novamente nel ritorno solcato dai prodi, e che libero, e nudo d’ ogni ingombro, senza un remo che lo turbasse, rifletteva il bel zaffiro del cielo, a modo d’ un grande torrente, che un tempo lungamente sereno lascia povero d’acque e mostra qua e colà a-sciutto il suo fondo. Ma già le gondolette vincitrici ritornano; venti minuti non sono ancora trascorsi, e il primo fortunato legno di sotto l’arco del gran ponte già spunta. Ognuno s’alza, e s’aiuta a più potere per mirare il commovente spettacolo ;