327 Ir (accia d’ indiscreti a voler più che tanto riveder la buccia a questo buon Noce di Bene-tantoché appari per cortesia deH’imprcsario giovedì sera sulle nostre scene. E però pigliamolo come viene: almeno c’ è un bottaio, un oste, ed un eampagnuolo che fanno atti e ceifi da ¡smascellarne dalle risa. Quanto è poi alle stregherie, alle trasformazioni e agl’incanti, il tempo è passato, e non è più chi ci creda ; tant’ è dunque che se ue vedano per 1’ aria delle scene tut-le le nascoste fila. XII. Primi saggi del maestro Alberto Guillion (*). Le idee magnifiche e grandi sono direi quasi un bel privilegio, una naturale inspirazione del nostro ciclo, e la magnificenza appunto, e la suntuosità dei nostri maggiori resero questa terra famosa nel mondo, non meno per le opere del valore, che per quelle dell’ arti. Esse animarono i pennelli dei Bellini, dei Tiziani, dei Paoli, esse accesero 1’ estro dei Calendarii, dei Sansovini, dei Palladii, e diedero al mondo un Canova. Giammai le ricchezze e i tesori acqni- (') Gazzetta del 20 maggio 1829.